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Leo Junior: "Pescara è la mia seconda città"

Parla il mitico n.5 di epoca galeoniana, in città per un po' di relax

07.08.2017 19:48

"Pescara è la mia seconda città. Sono 30 anni che torno". Leo Junior non nasconde il suo amore per Pescara. E lo esterna a tutti, sempre e comunque. .embed-comment-icon { display:inline-block; width:20px; height:20px; background-color:transparent; background-repeat:no-repeat; background-size:20px; background-position:center; transition:background .1s ease-in; position:relative; top:5px; background-image:url("data:image/svg+xml;charset=utf8,%3Csvg%20xmlns%3D%27http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%27%20viewBox%3D%270%200%2020%2020%27%3E%3Cpath%20d%3D%27M5%202h9q.82%200%201.41.59T16%204v7q0%20.82-.59%201.41T14%2013h-2l-5%205v-5H5q-.82%200-1.41-.59T3%2011V4q0-.82.59-1.41T5%202z%27%20fill%3D%27%2382878c%27%2F%3E%3C%2Fsvg%3E") } @media screen and (min-width: 481px) { .slyvi-news-embed-wrapper img { max-width: 250px; } }

Pescara: c'è Leo Junior in città
C'è Leo Junior in città. A Pescara ai più fortunati, nelle ultime ore, è capitato di i...
mitico Leo è in città da qualche giorno per un po' di relax e, dopo aver incontrato ieri Zeman, si è concesso ai microfoni del club che ha pubblicato una breve intervista al più forte giocatore della storia biancazzurra. "La mia partita d'addio è stata una cosa eccezionale, con la Nazionale brasiliana e quella italiana del 1982 e la grande festa anche dopo la partita. I ricodi col Pescara? Sliskovic era un grande giocatore, io mi sentivo il fratello maggiore dei vari Gatta, Marcheggiani etc etc. E poi le serate con le famiglie di Ciarlantini e Gasperini, ricordi mercavigliosi. Sono stato un po' l'ambasciatore del Pescara in Brasile, prima in Brasile nessuno conosceva il Pescara. Dopo di me sono arrivati altri brasiliani come Tita, Edmar, Dunga e adesso quando aprlo del Pescara sanno cosa è e di cosa parlo. Ho lavorato con Galeone, un allenatore atipico per gli Anni Ottanta. Lui faceva le partite con la sua mentalità, ha avuto ragione nella riconoscenza della gente. Ha fatto grossime cose. La vittoria più bella? Quella con la Juve per 2-0, non era mai successo prima. Un qualcosa di magico anche per i tifosi, guardavo gli spalti e vedevo l'allegria e la soddifsazione della gente. La Curva Nord erano il dodicesimo uomo, ci sostenevano sempre durante i 90 minuti. Non mi sono mai pentito di essere venuto a Pescara, tanto è vero che dal 1989, quando sono andato via, torno ogni anno qui". 

Infine: "Il Pescara di Zeman? Non mi sono fatto alcuna idea, non posso fare una valutazione perchè non ho visto le partite. Mi auguro che il Pescara possa tornare in A, lo merita la città. Adoro la cucina pescarese, mi fa impazzire"

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