Prima squadra

Sdengo, Di Carlo, Maistro, Antenucci e Tunjov: le mille storie a margine di Pescara-Spal

La presentazione del match a partire dalle scelte di campo

13.02.2024 08:16

Pescara-Spal ha mille storie da raccontare. Ma conta vincere e prima di raccintare alcune di queste storie vediamio le probabili scelte di Zeman per la sfida alla banda Di Carlo. 

Anche oggi, un po' per scelta e un po' per necessità, mister Zeman sarà costretto a cambiare la formazione base. Le scelte obbligate sono quelle nel reparto difensivo. Capitan Riccardo Brosco è squalificato ed il suo gemello nelle ultime partite, Davide Di Pasquale, che con Arezzo e Sestri Levante si è scoperto anche bomber, pur convocato non sarà della partita. Il centrale biancazzurro lamenta dolori alla schiena, derivanti da un colpo rimediato a Gubbio che lo aveva costretto al cambio al 61', e non si è mai allenato nei giorni successivi. A questo punto la coppia di centrali, coperti ai fianchi dal rientrante Floriani Mussolini e da Milani, sarà composta da Mesik e Pellacani, vale a dire il tandem titolare della settimana d'oro di inizio dicembre con 3 vittorie in 3 partite nell'arco di una settimana. Resta il solo Cornelius Staver come alternativa di ruolo per i centrali e, salvo situazioni di emergenza, Di Pasquale verrà totalmente risparmiato per non pregiudicare la sua presenza domenica a Pesaro. Dove mister Sdengo ha l'imbarazzo della scelta è invece a centrocampo. Di certo non si rivedrà il trio leggero e molle visto a Gubbio: dei tre uomini schierati contro la banda Braglia, infatti, quello che ha più chance di partire dall'inizio è Meazzi, anche se non ha ancora i tempi e le giocate della mezzala zemaniana. Ma le può acquisire solo giocando ed allora sarà confermato: d'altro canto è dinamico ed ha i piedi buoni, la trasformazione in un vero interno non sembra essere utopia. Probabilmente gli altri due uomini scelti per completare il reparto saranno Aloi e Squizzato: oggi un trio così composto sembra quello che può garantire più fisicità, geometrie, interdizione e vivacità. In avanti scalda i motori Luca Sasanelli e potrebbe essere davvero arrivato il suo momento, dopo lo scampolo finale di venerdì. Cuppone ha bisogno di tirare il fiato e lo stesso potrebbe dirsi di Merola: uno dei due starà fuori con il centravanti salentino maggiore indiziato. Masala ha un problema alla schiena ma non sarebbe comunque stato titolare. Sulla fascia sinistra tornerà Cangiano. Capone ha bisogno di entrare in forma e lo farà mettendo minuti nelle gambe da subentrante. Ancora out i lungodegenti Accornero e Vergani che torneranno a disposizione solo il prossimo mese. 

Parlavano di storie e chiuderemo con quella di Carraro e di Tunjov. Ma prima c'è quella dell'avvicendamento in panchina in casa Spal, coi riflessi sul Delfino, e quella del bomber senza età Antenucci. 

Era destino che Mimmo Di Carlo affrontasse il Pescara e Zdenek Zeman in questa stagione. Non ha potuto sfidarli all'andata, perchè dopo soli 5 punti nelle prime 6 partite era stato esonerato per far spazio a Leonardo Colucci, che debuttò proprio col Delfino rimediando una sconfitta al fotofinish con papera di Del Favero su tiro di Cangiano quando già scorrevano i titoli di coda del match. Colucci, che da giocatore con un suo gol al novantasimo regalò a Zeman una delle sue più grandi soddisfazioni calcistiche, il secondo posto in serie nella A nella stagione 1994-95 alle spalle della Juventus, vide al Mazza l'antico mentore centrare l'ultima vittoria prima del periodo buio del Pescara da 5 punti in 8 partite. Sperava di avere la rivincita con Sdengo nel match di ritorno, ma è stato sostituito proprio da quel Di Carlo che era stato il suo predecessore e che è stato richiamato al capezzale spallino per rialzare una nobile decaduta, partita con l'obiettivo di centrare l'immediato ritorno in B e che ora ha come traguardo quello di evitare la retrocessione. Di Carlo è ripartito con un successo pesante sulla Recanatese ed ora va a caccia di punti d'oro anche all'Adriatico. "In questi giorni ho cercato di trasferire soprattutto coraggio”, le sue parole, “questa è una squadra di qualità ma non basta come non basta una vittoria, bisogna lavorare duro continuando su questa strada". L'ostacolo di oggi si chiama Pescara, squadra non troppo a immagine e somiglianza di quel Zeman che una decina di anni fa Di Carlo definì “un maestro dell’attacco”: a quali contromisure ha pensato? “Zeman ha dimostrato negli anni, con la sua filosofia, di poter rendere felici tanti presidenti e tanti attaccanti. Magari qualche difensore un pochino meno. La sua vocazione è un attacco con tanti giocatori. Sta facendo un buon campionato, ma noi giocheremo a viso aperto: abbiamo studiato gli avversari ma dobbiamo insistere su noi stessi, provando a impostare con maggiore coraggio. Il Pescara è una squadra difficile da affrontare. Ha grande velocità e gioca sempre in avanti, con tanto pressing. Dobbiamo essere bravi a giocare in verticale in ripartenza, ma al tempo stesso saper soffrire, perché ci attaccheranno con le ali e i terzini in sovrapposizione”. Per dare scacco matto al maestro boemo, Di Carlo pensa di gettare solo a gara in corsa quel Mirco Antenucci che è notissimo a queste latitudini per essere cresciuto nel Giulianova. A 39 anni e mezzo non ha smarrito il feeling con il gol e porta la sua firma il successo contro la Recanatese, che lo ha reso il più anziano marcatore nella storia della Spal, rubando il curioso primato a Sergio Floccari, ed uno dei goleador della Top 10 di tutti i tempi del club. Difficilmente sarà titolare anche l'ex Fabio Maistro, che settimane fa radiomercato vociferava di ritorno in uno scambio con Vergani in realtà mai stato veramente attuale. E' il centrocampista di maggior qualità ma sembra avere un destino del tutto simile a quello dell'altro grande ex del match, quel Tunjov che nonostante abbia siglato in campionato 7 gol è destinato ancora una volta a far compagnia a Zeman in panchina per poi essere gettato nella mischia a partita in corso. Giocherà invece Marco Carraro e sarà lui il faro della mediana estense. Ha giocato agli ordini di Sdengo proprio a Pescara, all'epoca della seconda esperienza biancazzurra del boemo chiusa con l'esonero il 4 marzo 2018. All'epoca era un giovane di belle speranze, adesso un giocatore maturo ma che ha tradito le premesse di una grande carriera. Luciano Rapa

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