Prima squadra

L'ennesima occasione sprecata...

13.03.2017 11:41

La stagione 2016-17 passerà alla storia come quella dei rimorsi e dei rimpianti. L'annata agonistica dei vorrei ma non posso, dei se e dei ma. E della grande, grandissima occasione sciupata. Non si era mai avuta, infatti, nella storia del Pescara la possibilità concreta di salvarsi senza patemi in un torneo strambo, con le ultime quattro della classe che viaggiano con il freno a mano tirato. Basti pensare all'Empoli, la "migliore" delle quattro, che ha preso il largo solo ed esclusivamente grazie agli scontri diretti. Le ultime 4 hanno collezionato insieme la miseria assoluta di 63 punti, dei quali 3 (proprio del Pescara) a tavolino. E non fanno altro che uscire a capo chino dal campo, partita dopo partita in uno stillicidio continuo. Sorride solo l'Empoli, che pure ha i suoi problemi ed una guida tecnica che non soddisfa (la squadra toscana, al quinto stop consecutivo, ha raccolto la miseria di un solo punto nelle ultime 7 partite). In questo contesto, il derelitto Pescara - che paga errori noti - continua a sciupare occasioni su occasioni per accorciare e provare a rientrare in corsa. Il Delfino sta per salutare la serie A senza avere partecipato, in pratica. Zeman, al quale era impossibile chiedere il miracolo, ha trovato solo macerie. E da queste è impossibile costruire per l'immediato, nonostante l'illusione della manita rifilata ad un Genoa troppo brutto per essere vero. Il merito di Zeman è uno: aver messo la faccia in una situazione già ampiamente compromessa e quasi impossibile da raddrizzare. La squadra allestita in estate non è affatto competitiva per questi livelli ed è stata costruita pensando ad un calcio non fatto di accelerazioni e verticalizzazioni. Si era pensato ad una sorta di tiki taka da provinciali, un calcio fatto di ritmi cadenzati, fraseggio e giro palla che non ha pagato. E non poteva essere altrimenti in una serie A dove si deve impugnare la sciabola e non il fioretto se sei una matricola.  Le responsabilità sono sempre della dirigenza in primis, ma pur con tutti i grandi limiti questo organico avrebbe dovuto e potuto lottare sino alla fine. E anche l'Udinese che non ha più nulla da chiedere al suo campionato è arrivato l'ennesimo stop. "E' un peccato, perché abbiamo sprecato un'altra occasione. Ogni settimana avremmo potuto rosicchiare qualcosa in classifica, visto che gli altri ci aspettano": così Zdenek Zeman, l'allenatore del Pescara, al termine gara di ieri. "Il problema principale è di mentalità, perchè quando vinci solo una partita su 28 è un po' poco e diventa difficile anche a livello mentale", ha aggiunto il boemo. Ventunesima sconfitta sul campo in 28 partite (20 per gli almanacchi data la vittoria a tavolino con il Sassuolo, una sola vittoria sul campo, 63 reti incassate (63 con quelle del match d'andata con il Sassuolo) e 12 punti nel paniere (9 sul campo): numeri da brividi. E da censura. Intorno alla squadra il clima sempre più pesante. La tifoseria organizzata continua a contestare, disertando le gare interne, e la "lotta intestina" nel club ieri ha avuto l'epilogo con le porte chiuse da Sebastiani a Iannascoli circa la vendita del club.  

Commenti

Dettori: "Vi racconto di quando Verratti era un baby...."
Zeman jr attacca l'arbitro: "Tifoso della Juve o del Chieti, sapevo avrei perso"