Prima squadra

Gli effetti (benefici) della cura Pillon

In tanti chiedono la conferma del tecnico di Preganziol

30.04.2018 08:48

A passi decisi verso la salvezza. La strada è tracciata, il merito essenzialmente di colui che era stato ingaggiato come semplice traghettatore ma che adesso punta ad essere confermato per plasmare il Pescara che verrà. Bepi Pillon si gioca la salvezza ed il futuro. Nessun proclama, poche chiacchiere e tanti fatti: Bepi Pillon è così, prendere o lasciare. 

Nell’immediato post partita di Terni ha voluto gettare acqua sul fuoco dei facili entusiasmi: «Dobbiamo restare sul pezzo, la quota salvezza si è alzata e dobbiamo immediatamente avere la testa alla partita contro il Cesena. Abbiamo centrato una vittoria molto importante ma non è finita qui. Dobbiamo restare con la testa bassa a lavorare», le sue parole ,ma la sua cura funziona. Eccome se funziona! 

Otto punti in cinque partite con dodici gol fatti e sei subiti, due vittorie consecutive nelle ultime due gare e porta finalmente immacolata nella sfida salvezza di Terni: i numeri parlano chiaro, ma quello che non dicono è il nuovo spirito che alberga nei biancazzurri. La squadra timida e timorosa vista nell’ultimo scampolo del periodo zemaniano e per tutto l’interregno targato Epifani è ormai solo un pallido e sbiadito ricordo. Con il tecnico di Preganziol in panchina, infatti, si è visto sin da subito, ovvero dal match di esordio a Palermo, un Pescara diverso: attento, concentrato, grintoso e mai arrendevole. Una squadra ad immagine e somiglianza del suo allenatore, che è riuscito in poco tempo a fare breccia nel cuore dei suoi uomini e della tifoseria..

Pillon è ripartito dalle basi zemaniane, con molta umiltà e senza voler strafare: 4-3-3 corto e compatto, maggiore attenzione in fase difensiva e ricerca dei tagli degli esterni a chiudere l’azione d’attacco. Le due rimonte completate contro due big del torneo (Palermo e Bari) ed i due pesanti successi colti contro Spezia e Ternana fanno passare in secondo piano il ko di Vercelli, da annoverare nella storia come un semplice incidente di percorso. Il Pescara ia livello atletico vive sull’onda lunga della preparazione zemaniana, come riconosciuto con molta signorilità dallo stesso Pillon nel post Terni: «La squadra atleticamente sta bene, merito di Zeman che è un maestro». Ed è una bella premessa per il rush finale. 

Altra sfida da non fallire domani contro i romagnoli del Cesena, ringalluzziti dalla vittoria di rigore centrata contro il Frosinone. Più della tenuta mentale, sarà importante aver recuperato le energie fisiche per il secondo dei tre incontri in una settimana. Lo scontro diretto dell’Adriatico può essere davvero decisivo per il Pescara: vincere significherebbe staccare prepotentemente una diretta concorrente e mettere una serissima ipoteca sulla salvezza

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