Prima squadra

Pescara brutto e in caduta libera: vince il Cesena (0-1)

All'Adriatico è andata così

25.11.2023 21:18

Non ha fine il periodo nero del Pescara. Il match che poteva segnare la rinascita l'ha invece dominato in lungo e in largo il Cesena e Oltre alla bufera atmosferica, facile l'assonanza, se n'è abbattuta una violentissima che ha investito la truppa di Zeman. Squadra sotto tono, senza ritmo, scarica psicologicamente al cospetto della capolista che invece dimostra tutta la sua forza. E le due settimane impiegate da Zeman per preparare la gara evidenziano anche la confusione del boemo.

Il vento, a tratti fortissimo, non aiuta i biancazzurri nel primo tempo, il Cesena entra con il piglio che hanno le grandi squadre e crea occasioni in serie. Prestia di testa chiama subito Plizzari alla parata. Poi è Donnarumma a calciare su punizione, ancora reattivo l’estremo biancazzurro. Del Pescara non v’è traccia, così dai e dai e il Cesena non può che trovare il gol. Sulla destra Adamo è devastante, cross basso e teso con la sfera che filtra fino all’appostato Shpendi che deve solo spingerla in porta. E non basta, Toscano dalla panchina incita i suoi ad attaccare con il raddoppio che sembra fatto quando Plizzari salva su Corazza e sulla ribattuta di Saber è Brosco a metterla in corner. E’ un assedio. La prima frazione si chiude senza una sola conclusione del Pescara. 

Ripresa. Cuppone al posto del fantasma Vergani, le idee di squadra continuano ad essere offuscate. I minuti passano inesorabili, i limiti specie di costruzione del gioco sono sempre più evidenti ma Zeman attende parecchio prima di cambiare qualcosa. Ed è ancora il Cesena a sfiorare la marcatura sulla giocata di Prestia su cui si chiudono le maglie della difesa pescarese. Per gli squilli del Pescara bisogna arrivare a dieci minuti dal termine. Pisseri, finora inoperoso, si esibisce in due interventi salva risultato: dapprima sventa sul tiro di Cangiano, poi è prodigioso sul colpo di testa di Brosco. Intanto la bufera di vento e neve assale l'Adriatico, a fare festa sono i 700 tifosi del Cesena. Per il Pescara finisce qua il sogno primo posto ma la sensazione è che anche altri obiettivi possano precludersi con l'atteggiamento visto stasera.  

PESCARA (4-3-3): Plizzari, Pierno, Brosco, Mesik, Milani, Aloi, Squizzato, Tunjov (32' st Franchini), Merola (32' st Masala), Vergani (1’ st Cuppone), Accornero (32' st Cangiano). A disp. Barretta, Di Pasquale, Floriani Mussolini, Mora, Manu, Pellacani, Staver, Moruzzi, De Marco, Dagasso, Tommasini. All. Zeman 

CESENA (3-4-1-2): Pisseri, Pieraccini, Prestia, Silvestri, Adamo (42' st David), De Rose, Francesconi, Donnarumma (42' st Pierozzi), Saber (19' st Varone), Corazza (12’ st Kargbo), Shpendi (42' st Ogunseye). A disp. Bagli, Siano, Pitti, Bumbu, Coccolo, Berti, Piacentini, Giovannini, Nannelli. All. Toscano 

Arbitro: Arena di Torre del Greco

Reti:27' pt Shpendi

Ammoniti: Vergani, Tunjov, Merola, Squizzato, Pisseri. Espulso al 42' st il tecnico romagnolo Toscano

Note: recupero 2’ pt, 5' st;  spettatori paganti n. 2.622  (abbonati n. 1.639). Totale 4.261. Incasso biglietti € 23.653, rateo abbonamenti € 9.627 per un totale € 33.280. Ospiti n. 676

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