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L'ex Lupo a PS24:" Cascione sta dando equilibrio. Su Tunjov, l'Ancona e il derby..."

Le parole in ESCLUSIVA a Pescarasport24 dell'ex centrocampista abruzzese dei biancorossi, oggi stimatissimo ds

20.04.2024 00:01

A CURA DI MATTEO SBORGIA 

Pescarese, classe 1964, ex centrocampista. Fabio Lupo è nato dal punto di vista calcistico nel Francavilla, poi ha giocato a Cesena, Campobasso e Bari prima di approdare nel 1991 all'Ancona. Con i dorici rimane tre stagioni, contribuendo  nell'annata 1991-1992 alla prima storica promozione dei marchigiani in massima serie. Nel primo anno in A dei biancorossi, pur non conquistando la salvezza, chiude la stagione con 5 gol (terzo marcatore stagionale dei biancorossi). Resta coi dorici per 3 stagioni, una in massima serie e due in B, raggiungendo la finale di Coppa Italia  1993- 1994 in cui realizza di testa il "gol della bandiera" (portando il punteggio sul provvisorio 3-1) nella finale di ritorno contro la Sampdoria , vincitrice per 6 a 1. Ad oggi, è l'ultimo giocatore di Serie B ad aver segnato in una finale di Coppa Italia. Lupo ha concluso la carriera con la maglia del Teramo nel 1994-1995. Una volta appese le scarpette al chiodo ha cominciato la carriera di direttore sportivo: Giulianova. Sorrento, Bellinzona, Teramo, Sampdoria, Palermo, Venezia, Ascoli e Spal(dove ha avuto Tunjov che ora è a Pescara)   le tappe fin qui della sua carriera dietro la scrivania. In vista del derby dell'Adriatico tra Pescara e Ancona che è in programma domenica ore 16:30, noi di Pescarasport24 lo abbiamo intervistato in ESCLUSIVA, in quanto ex del match. 

Secondo lei il presidente Sebastiani ha davvero intenzione di vendere il Delfino e riuscirà a farlo?

“Credo che lui tenga in mente e consideri questa ipotesi per diverse circostanze, anche se vogliamo legate alla sua persona. Ritengo che possano esserci delle possibilità di vendita di un club come il Pescara: la piazza biancazzurra è storica, blasonata e passionale. Diciamo anche che ha un certo appeal per questi motivi. Del resto, sono state ceduti nel tempo anche società più piccole  che sono  in contesi ridotti rispetto a quella dannunziana. Tutto però poi dipende soprattutto  dalla volontà anche dei potenziali acquirenti: non basta dire di voler vendere:  per farlo effettivamente  bisogna che chi acquista sia d'accordo con la valutazione che chi vende dà  al club, quindi sinceramente non so"

Fabio Lupo da addetto ai lavori è mai stato coinvolto seppur non direttamente in qualche maniera da persone che erano interessate ad acquistare il Pescara?

“Si, si. Negli ultimi 4-  5 anni è capitato almeno 3 volte di interfacciarmi con persone vicine a soggetti potenzialmente interessati all'acquisto della società adriatica. Ho avuto modo di parlare anche con agenti, intermediari che hanno chiesto a me, essendo di Pescara, però in maniera del tutto impersonale di stilare  il patrimonio tecnico del sodalizio dannunziano. Ecco perchè dico che dell'interesse intorno per il club del genere è facile che possa esserci"

Georgi Tunjov, che lei conosce molto bene, sembra essere rinato grazie a Emmanuel Cascione. A suo parere quanti e quali sono i meriti da attribuire al giovane tecnico biancazzurro?

“Penso che Cascione abbia portato molto della sua esperienza da calciatore dal punto di vista gestionale. Anche l'equilibrio tecnico - tattico gli va assolutamente riconosciuto. Diciamo che ciò che sta facendo il mister in entrambi gli ambiti ci sta che possa riguardare anche Tunjov, magari il nuovo tecnico biancazzurro ha toccato le corde giuste, cosa che altri non sono mai riusciti a fare. Spero vivamente che sia così sia per il Pescara che per il ragazzo, anche lo stesso ogni tanto illude in questo. Auspico però che questa sia la volta buona, i primi segnali almeno sono confortanti.  Sapete quanta stima ho io del giocatore" 

 

Che cosa pensa del Pescara: a suo parere dove possono arrivare i biancazzurri?

“Il Pescara è una buona squadra composta da  giocatori di buon livello. Riconosco a Cascione di aver fornito un equilibrio diverso, forse più confacente alle caratteristiche che della rosa a sua disposizione. Parliamo comunque di un allenatore con idee interessanti: mi riferisco al secondo tempo dell'ultima partita interna contro l'Entella quando ha schierato la squadra con 4-2-3-1, sfruttando il potenziale di trequartisti come Accornero prima  e Meazzi poi. Il Delfino ai playoff se la può giocare. Arrivare 5° o 5° può essere un vantaggio perchè giochi sempre, mentre magari altre compagini sono costrette ad aspettare per farlo, però alla lunga anche un svantaggio per via della stanchezza. Comunque l'organico perlopiù giovane e quindi fresco che hanno gli abruzzesi potrebbe rivelarsi l'arma in più in questi spareggi promozione” 

 

Da calciatore lei ha giocato nell'Ancona, qual è il suo pensiero sui dorici?

“L'Ancona sta facendo un campionato notevolmente al di sotto delle proprie potenzialità. I biancorossi non è che dovessero competere per la vittoria del campionato con il Cesena, ma nemmeno lottare per salvarsi così come sta accadendo ora. A mio avviso, per il valore dell'organico e il livellamento che c'è nel girone B di Lega Pro quest'anno, ci aspettava che i marchigiani potessero comodamente ottenere un piazzamento playoff. Evidentemente  la squadra è entrata in un vortice negativo e non ha retto bene la pressione, tutto questo ha fatto si che non rendesse per quella che poi è la qualità dei giocatori che sono a disposizione di Donadel, Colavitto e Boscaglia ora" 

Domenica c'è Pescara - Ancona. Che tipo di partita si aspetta e quale sarà la chiave di volta del match?

L'Ancona è costretta a fare punti per evitare i playout o nella peggiore delle ipotesi per giocarli in una posizione privilegiata. Prevedo che venga all'Adriatico una squadra aggressiva, compatta e attenta, chiusa e organizzata. Anche per il team di Boscaglia l'equilibrio è la chiave di tutto. Credo che un altro aspetto importante siano le ripartenze in contropiede che i marchigiani cercheranno di sfruttare al massimo. Circa il Pescara, mi aspetto un ulteriore passo in avanti da parte degli uomini di Cascione sotto l'aspetto dell'equilibrio. Credo che il match si possa decidere grazie alle giocate dei singoli. Sotto questo punto di vista gli adriatici potrebbero farla da padrone grazie ai vari Merola, Accornero, Tunjov, Meazzi"

Fabio Lupo che cosa vuole fare da grande: sogni, ambizioni e progetti per il futuro? 

“In questo momento qui voglio valutare bene e ripartire da situazioni in cui ci sia la possibilità di organizzare le cose in modo coerente e logico, senza seguire e poi inseguire le impennate umorali di chi gestisce le società e soprattutto di coloro che gli stanno intorno. Qualche approccio nelle ultime settimane c'è stato, ma è chiaro che molto dipenderà dall'esito dei campionati dei club che hanno avuto modo di pensare a me”

 

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