Prima squadra

Sebastiani: "Ho sempre detto che non devo stare in Chiesa a dispetto dei Santi, ma..."

08.02.2017 12:57
A Rete8 parla Daniele Sebastiani dopo l'attentato incendiario subito nella notte tra 6 e 7 febbraio, da tutti - noi compresi - stigmatizzato. "C'è delusione e c'è tristezza", dichiara Sebastiani, "per come si vuol far passare questa città. Poi non ci dobbiamo lamentare se i tifosi del Pescara vengono prese di mira, è inutile che io vada all'Osservatorio a perorare cause imperorabili. Ho sempre detto che non devo stare in Chiesa a dispetto dei Santi, ma per fare ciò deve esserci qualcuno che faccia un'offerta seria. Offerte serie qui sul mio tavolo non sono arrivate, piuttosto c'è stata una richiesta nell'ultimo mese e mezzo di un importo importante per la vendita di una quota minoritaria. Da parte di chi? Di un socio che conoscete tutti. Iannascoli? Assolutamente si. Ho letto sul quotidiano di aver ricevuto un'offerta di 4 milioni, non è assolutamente vera. Anzi, i due avvocati di cui c'era il nome sul Centro, parlando con l'avvocato Milia e e con il dott. Castiglione hanno chiesto quelle cifre se non qualcosa in più per le quote minoritarie. Non ho intenzione di accrescere il mio impegno perchè non me lo posso permettere ma nessuno mi ha fatto un'offerta al contrario. Se dovesse arrivare un'offerta al contrario la valuterò e poi prenderò le mie decisioni. Ho sempre detto che non devo stare qui per forza, non vivo di calcio per fortuna, nella mia vita ho fatto tante altre belle cose e ho una bellissima famiglia, quindi posso fare anche a meno del calcio". Sebastiani lascia? "Se qualcuno ha pensato che sparando una bomba possa aprire le porte a un gestore ha sbagliato indirizzo". Nel corso dell'intervista, Massimo Profeta riporta una dichiarazione a lui rilasciata da Iannascoli secondo cui sarebbe disponibile a garantire continuità della società. "Mi sorprende questa dichiarazione perchè se vuole comprare fa un'offerta, se vuole gestire può gestire casa sua tranquillamente. Non ho bisogno di gestori". Tra le altre cose, oltre ad una dissertazione sul valore delle quote in suo possesso (che chiaramente può essere suscettibile di variazione dato il cammino sportivo della squadra da qui alla fine), Sebastiani dichiara: "Chi deve venire al Pescara deve essere gente più serie di me. Io non lascerò mai la società in mano a persone che non hanno capacità e possibilità e non lasciare nel baratro a metà campionato la società come altrove si vede". Sebastiani poi dichiara che a breve convocherà una conferenza stampa per parlare di questi 9 anni di suo presenza nel sodalizio. "Sento tante stron*ate (dice proprio così, ndr), che avrei fatto fuori la Caldora, De Cecco, Iannascoli, io non ho fatto mai fuori nessuno perchè sono una persona intelligente e ho dovuto aumentare le mie quote. Con De Cecco ho ottimi rapporti e se dovesse essere chiamato può garantire che io, a febbraio dell'anno in cui uscì quando eravamo in lotta per vincere il campionato nell'anno di Zeman, nel mio ufficio gli ho detto di prendere il 5% e di fare il presidente perchè sono convinto che con il suo nome e il mio lavoro facciamo il doppio di quello che posso fare io da solo. Capisco anche il tifoso può essere arrabbiato perchè se si dice che il Pescara in A prende 30 milioni, è chiaro che si chiede dove finiscono. Se il tifoso sapesse che il Pescara in A ne incassa a mala pena 18 e ne ha 23 di stipendi probabilmente si fa un'altra idea...". Sul paracadute (leggi anche qui per info specifiche): "Quando si dice che si vuole retrocedere è una grossissima stupidaggine allo stato puro. Quando dicono che io e Oddo siamo in società, mi dicessero quali". Sebastiani ribadisce con forza poi che ci ha sempre rimesso con il calcio. Sul piano calcistico dice "Evidentemente abbiamo sbagliato tutto", sottolineando poi le differenze di budget tra le neopromosse e le altre squadre.

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