Prima squadra

Coulibaly: "Sogno di essere titolare contro il Milan"

20.03.2017 10:46

Coulibaly time. L’ennesima debacle stagionale del Pescara ha portato in dote due sole note liete, il pieno recupero di Jean Cristhophe Bahebeck, che è tornato in campo dopo una lunga assenza, e il debutto tra i professionisti di Mamadou Colulibaly, l’ultimo arrivato in casa Delfino. Da qualche settimana diciottenne e tesserato, il classe 1999, che al debutto con la Primavera di Davide Ruscitti era andato persino in gol, a Bergamo ha esordito in serie A sostituendo un deludente Valerio Verre. Il senegalese è il diamante grezzo della gioielleria biancazzurra che Zeman dovrà forgiare con la sua proverbiale maestria. «Sono felice per questo esordio, è stato un giorno che ho atteso per tantissimo tempo e sono contento che in tribuna c’era il mio manager Donato Di Campli. Se speravo di esordire? Io in tutte le cose della vita metto speranza, non pensavo di essere il primo ad entrare ed ho provato a giocare semplice. Se avessi segnato avrei dedicato il gol al mio papà», sono le parole di Coulibaly dagli spogliatoi dello stadio Atleti Azzurri d’Italia. «Zeman? Non è un tipo che parla tanto, ma so che crede in me perché mi ha fatto entrare in prima squadra. Non abbiamo fatto male, l’Atalanta ha fatto bene e Dio ha voluto che vincesse», dichiara Coulibaly. L’ultima considerazione è sul mercato: «Ho gli occhi delle big addosso? Dovete chiedere al mio procuratore», ride, «io non so niente. Alla prossima ci sarà il Milan, tifo per i rossoneri da quando ero piccolo e sarebbe un sogno giocare da titolare», chiude il centrocampista. L’altro esordiente di giornata era il guardiano dei pali dell’Atalanta, Pierluigi Gollini. Per lui si trattava di debutto stagionale e non assoluto come per Coulibaly: «E’ stata una partita di ordinaria amministrazione per me, con ben poco lavoro. Tutta la squadra ha difeso bene e mi ha reso ottimo il debutto davanti ad un pubblico davvero caldo. Sarebbe stato sbagliato sottovalutare il Pescara, non abbiamo commesso questo errore ma sfruttato i suoi punti deboli che avevamo studiato in settimana», le sue parole. Nella scorsa stagione difendeva la porta del Verona, squadra materasso della scorsa serie A: «La situazione di quella squadra è un po’ come quella del Pescara di oggi», chiude, «e sulla base di quella esperienza che ho vissuto dico ai biancazzurri che devono giocare al 100% delle proprie possibilità fino alla fine per onorare la maglia e per dare qualche soddisfazione ai tifosi e alla città», è il consiglio del portierino di Gasperini al Pescara.

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