Salvatore della Patria? No, però...
Un fondamentale recupero per mister Gorgone
Giacomo Olzer è pronto a riprendersi il Delfino. E a provare a trascinarlo fuori dal guado. Dopo il positivo assaggio nello scampolo finale dell'amarissima Pescara-Padova, il giocatore di maggior talento dei biancazzurri, quello che ad inizio campionato ha già dimostrato di poter essere determinante, tornerà titolare a Bari. Non ci sono dubbi. Il dilemma semmai riguarda la posizione in campo che occuperà e che sarà decisa in base all'assetto che mister Giorgio Gorgone intenderà adottare al San Nicola contro gli uomini dell'ex Vincenzo Vivarini. Tre gol e mezzo (a Mantova il regolamento ha consegnato agli archivi un autogol del portiere Festa e non una sua marcatura) e un assist nelle prime 6 gare di campionato, con titolo di Man of the week della terza giornata, lo avevano reso la grande rivelazione del campionato cadetto e l’unico giocatore nato dopo il 1/1/2001 ad aver segnato più di un gol con la maglia del "Delfino" in una singola edizione del torneo di serie B, poi l'infortunio al ginocchio del Marassi, arrivato dopo appena 3 minuti dal calcio di inizio, lo ha tenuto fuori dal 5 ottobre a sabato scorso, quando è rientrato per suonare la carica (invano) nel forcing finale contro il Padova. Si temeva per lui uno stop anche più lungo, per fortuna del Pescara gli esami strumentali hanno evidenziato una distrazione al legamento crociato posteriore e non una lesione o addirittura la rottura come si temeva a caldo. Niente operazione ma terapie conservative per rimetterlo in piedi e adesso nelle 4 gare che separano il campionato dalla sosta invernale l'ex Brescia deve prendere per mano la squadra in quello che a tutti gli effetti è già il periodo decisivo della stagione. Esiste un Pescara con Olzer e uno senza il suo trequartista mancino: lo dicono i numeri. In 6 partite con lui in campo da titolare la squadra ha messo insieme 5 punti, nelle restanti 8 – includendo nel lotto anche quelle con Samp e Padova dove ha messo insieme complessivamente meno di 30 minuti in campo – solo 4. Sarebbe sbagliato etichettarlo come il “Salvatore della Patria”, ma di certo il suo pieno recupero consente alla panchina pescarese di disporre di un elemento di grandi qualità tecniche, dotato di un calcio mancino potente e preciso e di un “motore” importante, con visione di gioco e possibilità di essere impiegato in più ruoli. Anche per caratteristiche fisiche è un elemento imprescindibile nello scacchiere tattico biancazzurro e adesso starà a Gorgone trovargli la giusta collocazione. Con la probabile conferma della difesa a 3, Olzer potrebbe essere schierato da trequartista dietro due punte (con compiti da interno in fase di non possesso) pure oppure da guastatore dietro un riferimento centrale, supportato da 3 centrocampisti, come in epoca Vivarini, quando è riuscito a dare il meglio potendo svariare su tutto il fronte d'attacco senza troppi compiti difensivi e potendo quindi giocare più vicino alla porta avversaria. Fondamentale è anche il ritorno dell'altro gioiello biancazzurro Matteo Dagasso, la cui assenza contro il Padova nello scontro diretto si è fatta sentire tantissimo, e contando che per Gorgone il canterano è una mezzala mancina e non un centrale di centrocampo, ecco che l'ipotesi 3-5-1-1 diventa quella al momento privilegiata per la gara di lunedì. Ma ci sono ancora tanti giorni di lavoro da qui al fondamentale test dell'Immacolata Concezione e le cose possono cambiare. La squadra è tornata a faticare ieri pomeriggio, dopo due giorni di stop, al Comunale Mastrangelo di Silvi. Restano da valutare le condizioni degli acciaccati: gli assenti certi in Puglia saranno Oliveri, Merola e Pellacani.

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