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La nuova vita di Fabrizio Cammarata

L'ex attaccante (e tecnico delle giovanili) del Pescara vive e lavora dall'altra parte del mondo adesso

23.03.2023 00:01

In tanti si sono chiesti che fine abbia fatto Fabrizio Cammarata, ex attaccante biancazzurro che dopo la fine della sua carriera attiva sul rettangolo è passato in panchina partendo proprio dal vivaio del Delfino. Vive e lavora dall'altra parte del mondo, sempre con il pallone come filo conduttore di una vita dedicata allo sport e che gli ha riservato grandi gioie. Alla pagina Facebook della RC Angolana, dove a fine carriera ha raccimolato 31 presenze e 13 reti in Serie D nella stagione 2010/2011, Cammarata ha raccontato nei giorni scorsi:

𝐋'𝐨𝐠𝐠𝐢

Sono vice allenatore del Melbourne Victory, in Australia. Vivo in una città fantastica, contento per l’aspetto umano e professionale. Lavoro in una delle squadre più importanti della nazione.

𝐑𝐂 𝐀𝐧𝐠𝐨𝐥𝐚𝐧𝐚

E’ stata un’esperienza bellissima. Ero arrivato lì soltanto per gli allenamenti in attesa di trovare squadra. In quel mese avevo però instaurato un bel rapporto con tutti. Piano piano è sorta l’idea di rimanere, anche per restare vicino alla mia famiglia. Alla fine ho accettato, per dimostrare ancora il mio valore, aiutare i più giovani e portare entusiasmo.

𝟐𝟎𝟏𝟎/𝟐𝟎𝟏𝟏

Era un campionato difficile, quasi una C2. Eravamo un giusto mix di giovani ed esperti, c’era un bel gruppo. All’andata avevamo fatto un po’ di fatica, fra alti e bassi. Con Amaolo una buona seconda parte di stagione, ricordo anche bei gol alla RC Angolana, li custodisco tutti con affetto.

𝐈 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚

Fra tutti Parmigiani che viveva nella mia casa in affitto, avevamo instaurato un bel rapporto. Con lui scherzavo sul fatto che avesse raggiunto la doppia cifra grazie a me. C’erano poi Napolitano, Del Pinto, Bordoni, Mariani e Fuschi.

𝐄 𝐩𝐨𝐢?

Peccato non essere rimasto nella stagione successiva, mi sarebbe piaciuto, ero ormai a casa. Mi contattò il Sulmona, ero un po’ titubante ma accettai. A stagione in corso i ragazzi mi chiesero di fare da giocatore-allenatore. E’ stata la mia esperienza più bella da mister.

𝐋'𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨

Dopo aver allenato le giovanili del Pescara, la scelta di trasferirmi all’estero. Conoscere altri paesi ed altre culture mi ha permesso di perfezionare anche l’inglese. Mi sto trovando benissimo, ma non nego che mi piacerebbe in Italia. Non ho procuratori, magari è un po’ difficile, vedremo più avanti.

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