Prima squadra

Il Godot e il Re Mida biancazzurri

Focus su Cuppone e Merola

28.03.2024 08:16

PROLOGO - Aspettando Godot è un'opera teatrale di Samuel Beckett. Dramma associato al cosiddetto teatro dell'assurdo e costruito intorno alla condizione dell'attesa: Vladimiro e Estragone aspettano Godot mentre cresce un'intensa disperazione. Mida fu un mitico re della Frigia. È celebre nella cultura occidentale il suo proverbiale tocco d'oro, la capacità di trasformare in metallo prezioso qualsiasi cosa toccasse, donatagli da Dioniso.

ATTO 1 Aspettando il Godot biancazzurro, il Pescara si gode il...cannibale del gol. Mentre si continua a preparare la partita di sabato a Cesena, il Delfino fa i conti con un attacco che, pur restando il secondo del girone proprio dietro ai prossimi avversari (54 reti contro 71), è ormai trascinato solo da Davide Merola, con Gigi Cuppone che è a digiuno da 2 mesi. 

CUPPONE - L'ultima rete del centravanti salentino risale infatti al 27 gennaio, quando aprì le danze nel 3-0 interno rifilato al Sestri Levante. Da allora non ha segnato più, fallendo oltretutto il rigore contro la Spal nell'infrasettimanale del 13 febbraio che poteva valere un pareggio forse non tanto utile alla classifica ma di certo prezioso per il morale di una squadra che stava già pericolosamente sbandando. Cuppone in realtà nella sua carriera non è mai stato un bomber, anche perchè nasce esterno ed ha giocato spesso da seconda punta. A Potenza la sua stagione migliore con 14 reti in 6 mesi dal gennaio 2022, proprio prima dello sbarco in riva all'Adriatico dove mister Colombo lo ha sempre schierato da ala. Quest'anno, però, complice un mercato che ha visto l'addio di Lescano senza l'arrivo di un degno sostituto, Zeman lo ha impostato centrale, un po' per scelta e un po' per necessità. Il titolare designato, cioè Tommasini, infatti non si è ambientato e a gennaio ha richiuso la valigia per traslocare mentre Vergani, l'altro centravanti di ruolo, tra infortuni e prestazioni non all'altezza, non è mai riuscito ad essere protagonista. Zeman prima, Bucaro poi e adesso Cascione hanno puntato tutto sull'ex Cittadella, che pur andando in rete con il contagocce è comunque il secondo cannoniere della squadra con 8 reti in campionato (più 2 in Coppa Italia). L'utilità di Cuppone, tuttavia, non risiede nella sua vena realizzativa bensì nel tanto lavoro sporco svolto per la squadra che inevitabilmente gli toglie lucidità sotto porta. Generosissimo, svaria su tutto il fronte d'attacco per aprire varchi ai compagni ed è il primo ad andare in pressing, senza mai disdegnare ripiegamenti difensivi: ecco perchè tutti gli allenatore hanno puntato su di lui, al netto della mancanza di una vera alternativa di spessore. 

MEROLA- Per fortuna del Pescara c'è Davide Merola oggi a tirare la carretta in zona gol. Il folletto di Santa Maria Capua Vetere è una sorta di Re Mida: quasi tutto ciò che tocca diventa oro. Nelle ultime 12 partite è rimasto a secco solo a Gubbio ed ha siglato 11 dei 17 gol complessivi del Pescara. E portano la sua firma le ultime due vittorie biancazzurre, gli 1-0 rifilati a Lucchese (prima partita dell'interregno Bucaro) e al Pontedera (il debutto di Cascione in panchina) che sono anche gli unici successi pescaresi nelle ultime 9 gare disputate. Basterebbero questi numeri a spiegare l'importanza di Merola nel Delfino di oggi, ma c'è dell'altro: al di là delle giocate offensive e non solo da finalizzatore, il numero 10 pescarese sta imparando a fare con maggior profitto la fase di non possesso. Ma è con la palla tra i piedi che l'ex Foggia svezzato da Zeman, sia in Daunia sia a Pescara, diventa un valore aggiunto ed ora si appresta a sfidare, da terzo nella speciale graduatoria, il capocannoniere del girone, quel Cristian Shpendi che ha già griffato 20 reti (5 più di Merola) e che ha calamitato le attenzioni addirittura della Juve. A proposito di mercato: più club di B si stanno già informando sul conto di Merola, che in estate sarà insieme a Plizzari il piatto forte in uscita del Delfino. Trattenere il portiere ed il goleador un altro anno in C è infatti impossibile. 

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