Prima squadra

Bisogna solo vincere contro una Reggiana più che decimata

Delfino all'assalto dei granata

20.12.2025 07:16

«Dobbiamo solo vincere, inutile nasconderci dietro un dito». Già nel post Frosinone Gaetano Letizia aveva puntato il mirino sulla Reggiana, di scena questa sera alle 19:30 all'Adriatico-Cornacchia per un sfida che il Pescara non può assolutamente fallire. Più o meno è lo stesso concetto che ieri ha ribadito mister Giorgio Gorgone, che non sarà in panchina perchè squalificato (guiderà la squadra il vice Emiliano Testini). «Servono i risultati, siamo a -5 dalla salvezza diretta e con tante partite da giocare. Se mancassero tre partite sarei molto preoccupato, ma ne mancano più di 20. La preoccupazione resta, ma abbiamo tempo per recuperare», le parole del tecnico. «Non siamo un caso disperato. Non abbiamo paura e mi piacerebbe vedere il mio Pescara con l’entusiasmo di una squadra che fa punti». Oggi Gorgone dovrà fare i conti con la solita emergenza. Mancheranno infatti Pellacani, Merola, Oliveri, Faraoni, Tsadjout, Giannini e Kraja, il dubbio Dagasso sarà sciolto solo in extremis e dalla sua presenza o meno dal 1' dipenderanno le altre scelte in mediana. Il resto della formazione è fatto e non ci saranno sorprese. Oggi più che mai il fattore Adriatico sarà determinante per rilanciare un Delfino che non vuole arenarsi nell'ultima gara interna del 2025, poi dopo la partita odierna con la Reggiana e il lunch match del 27 con lo Spezia si aprirà la sessione invernale di mercato, determinante per puntellare la squadra e renderla davvero competitiva per l'obiettivo salvezza. «Dobbiamo prendere giocatori pronti, non possiamo permetterci di aspettare elementi che entrino in forma con il tempo. E voglio giocatori che vengano con tanta fame», chiosa il tecnico. Il Pescara punta anche sulla cabala per centrare il secondo e fondamentale successo in stagione. La penultima vittoria assoluta in serie B del Delfino, infatti, prima dell'illusorio 4-0 rifilato all'Empoli lo scorso 21 settembre, è stata centrata proprio con la Reggiana. Era il 4 maggio 2021 e una rete di Christian Capone in apertura di contesa regalò alla squadra all'epoca guidata da Grassadonia 3 punti praticamente inutili contro gli emiliani allenati da quel Massimiliano Alvini che oggi al timone del Frosinone comanda la classifica cadetta dopo aver sbancato 6 giorni fa proprio l'Adriatico. Fu però una vittoria di Pirro in una sfida tra squadre già rassegnate alla retrocessione, come l'Entella che oggi è tornata in categoria a braccetto con i biancazzurri. Quella gara non è stata l'ultimo incrocio tra Pescara e Reggiana nell'impianto pescarese, perchè nella stagione successiva in C le due compagini si sono ritrovate faccia a faccia in una gara da mille polemiche conclusa con la vittoria ospite per 2-3. Questo però è il passato, il presente parla di una Reggiana decimata che si presenta a Pescara con il chiaro intento di non prenderle. Mister Davide Dionigi sarà infatti privo degli squalificati Papini, Marras e Charlys e degli infortunati Girma e Gondo, tutti titolari. Mezza squadra fuori, insomma, con la catena di destra totalmente da rifare e con il miglior centrocampista di interdizione della B, dati alla mano, da sostituire (Charlys). Il tecnico granata, però, non si piange addosso e deve inventarsi qualcosa di nuovo per provare a riportare punti a casa, magari mantenendo la sua porta inviolata per la sesta volta in 17 uscite. «Andiamo a Pescara senza cinque giocatori che hanno quasi sempre giocato, non mi piace parlare di titolari ma sono elementi importanti. Dovremo cambiare qualcosa per forza, ma la Reggiana ha sempre fatto di necessità virtù. È la storia di questa squadra da quando sono arrivato. Sarà anche un’opportunità per chi ha giocato meno: sono sereno perché il gruppo ha sempre lavorato con grande spirito. Siamo una squadra di carattere che dopo le difficoltà ha sempre saputo rialzarsi. Mi aspetto tanto da chi ha giocato meno e, soprattutto, mi aspetto la Reggiana vogliosa, volitiva, che non rinuncia a giocare», le sue parole. Mancheranno anche Tripaldelli, Sampirisi e il difensore Lepri, appena svincolato dal Rimini e accostato anche al Delfino. «Non è in lista quindi non è utilizzabile», conferma Dionigi. «Guai a farsi ingannare dalla classifica, il Pescara ha giocatori di categoria, alcuni hanno fatto la A e l’anno scorso hanno vinto i playoff in Lega Pro. Contro il Frosinone non meritava di perdere, un po’ come noi con il Padova. In B non esistono gare semplici: vanno affrontate con rispetto e il giusto timore, ma continuando a essere la Reggiana», ha poi continuato. «Adriatico un fattore? Abbiamo già giocato in stadi caldi come Palermo e Avellino e lì abbiamo fatto bene. Siamo pronti anche a questo. Dobbiamo sfruttare i nostri punti di forza e i punti deboli degli avversari. Siamo diventati molto bravi a costruire: contro il Padova abbiamo messo più di 25 cross in area. Le situazioni si creano, ma dobbiamo essere più cinici nel finalizzare. È lì che dobbiamo migliorare il nostro score». Lo spauracchio è Antonio Di Nardo, in estate vicinissimo ai granata prima di firmare a parametro zero con il Delfino. Il Batman biancazzurro, con “Robin” Tonin e “Superman” Depslanches, saranno anche oggi i punti di forza del Pescara che non può più perdere terreno. Adesso la parola passa al rettangolo verde, come sempre giudice inappellabile per tutti. Oggi nell'impianto di via Pepe inizia il Trophy Tour della Supercoppa femminile che sarà assegnata a Pescara l'11 gennaio nella sfida tra Juventus e Roma e i biancazzurri nell'occasione saranno sugli spalti, come già annunciato dal club dato che il Delfino giocherà a Castellammare di Stabia il giorno prima (la coppa sarà esposta domani a piazza Salotto dalle 10 alle 17 e poi il 6 gennaio al PalaRoma di Montesilvano). Tornando al match odierno, a Reggio Emilia ci sono state parecchie polemiche per la designazione dell'arbitro Ermanno Feliciani di Teramo e dell'aquilano Valerio Pezzopane come quarto uomo. In sala Var l'Aia ha indicato Marco Monaldi di Macerata e Livio Marinelli di Tivoli, mentre i guardalinee saranno Politi di Lecce e Cortese di Palermo.  

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