Ora o mai più

Senza vittoria oggi, l'addio alla cadetteria sarebbe praticamente realtà. La certezza aritmetica della retrocessione non ci sarebbe ancora, ma il buonsenso imporrebbe di mettere la parola fine ad ogni possibile sogno di salvezza. Anche per i più ciechi ottimisti.

Vincere è l'imperativo categorico. Vincere è d'obbligo, oggi. E non solo oggi, perchè per dare un senso al finale di regular season gli eventuali 3 punti conquistati a danno della derelitta Virtus Entella dovranno avere necessariamente un seguito positivo negli scontri diretti con Cosenza e Reggiana, per poi giocarsi le residue chance nelle sfide a Cremonese e Salernitana che per allora potrebbero non dover chiedere nulla (o quasi) al campionato. 

Bisogna però pensare una partita alla volta e tutto passa inevitabilmente dalla gara di oggi alle 14. Da dentro o fuori per il Pescara, che ha tutto da perdere contro un avversario ormai già condannato ma che - come è giusto che sia nello sport - non regalerà nulla. I liguri hanno appena cambiato allenatore, vorranno ben figurare e hanno avuto la possibilità di lavorare bene durante lo stop del torneo. Il Pescara no. Prima dello scoppio del focolaio - e della conseguente pausa delle ostilità - aveva racimolato 5 punti in 3 gare, non tanti ma comunque sufficienti per mantenere una flebile fiamma di speranza ancora accesa. E aveva dato discreti segnali sul piano di crescita del gioco. Adesso, però, come sarà la situazione?

I biancazzurri sono reduci da settimane di allenamenti individuali e isolamento, senza possibilità di provare schemi e alchimie in sedute collettive (e qui poniamo una domanda: nella regolarità del campionato, è giusta una circostanza del genere?), ma oggi scenderanno comunque in campo come stabilito dagli organi competenti, sportivi e non. 

Bisognerà dare tutto, gettare il cuore oltre l'ostacolo e portare a casa una vittoria. Che non sarebbe risolutiva, ma che comunque è assolutamente da portare a casa. Sarebbe il primo passo di un cammino a 5 tappe che potrebbe portare a scalare una montagna, issando in vetta il vessillo biancazzurro. Oppure si cadrà nel più profondo dei precipizi….