
L'ANALISI - Verso il debutto ufficiale con tanti dubbi
Rispetto al 2011, la squadra è ancora un cantiere aperto...
Esperimenti finiti, da domenica si inizierà a fare sul serio. Con l’ultima sgambata in famiglia, quella contro la Primavera di Massimo Epifani, è terminato il mini ciclo di amichevoli del nuovo Pescara. Se nel 2011 di questi tempi già esisteva una formazione titolare (c'erano pochissimi dubbi, praticamente solo il centravanti con Immobile arrivato ad inizio agosto e partito nelle gerarchie dietro Maniero, bomber di quella estate), oggi sono ancora tanti i dubbi: dal portiere al regista passando per gli esterni bassi e quelli d’attacco. E il play chi sarà? C'è Proietti, c'è Carraro (molto difficile), volendo ci sarebbero anche Valzania e Bruno, ma il prescelto probabilmente sarà Brugman, un po' appannato in questo periodo per i carichi di lavoro (ha anche perso molti kg, ha un fisico asciuttissimo) ma desideroso di rilancio. Zeman ha provato nelle amichevoli ad affidare le chiavi del centrocampo a Palazzi, buon play con una predilezione particolare a sviluppare il gioco da destra, ma l'ex Pro Vercelli probabilmente verrà schierato mezz'ala.
Il Pescara è ancora un cantiere aperto. Ma iniziano a vedersi i primi movimenti peculiari del 4-3-3 zemaniano. Sono molti i punti interrogativi, dunque, e qualcosa in più si capirà domani in Coppa Italia, anche se probabilmente non tutto. Il mercato è ancora aperto e, al di là delle dismissioni necessarie, qualche puntello arriverà (Pessina è il nome più caldo). Eppure, al netto di quanto detto, dei piccoli sprazzi di calcio zemaniano sono già percepibili. Le gambe sono meno pesanti rispetto alle prime uscite, gli schemi cominciano ad essere assimilati e la manovra scorre con maggiore fluidità. Zeman vuole il suo Pescara sempre corto ed aggressivo e in campo si iniziano a vedere con una discreta continuità i tagli degli esterni d’attacco, gli inserimenti a turno di una mezz’ala, preferibilmente quella destra, e le ripetute sovrapposizioni dei terzini che si alternano nel sostegno alla fase offensiva. E sono segnali confortanti.
In grande spolvero Stefano Pettinari, autore di due reti e di altre ottime giocate: la Ternana non molla, ma Zeman sembra voler far affidamento anche su di lui e la cessione non è più così scontata come ad inizio estate, dunque. Più o meno la medesima situazione di Mazzotta: il ventottenne siciliano si è confermato anche nell’ultima amichevole il più pimpante dei suoi e si candida per una maglia da titolare sulla corsia mancina di difesa, con buona pace delle pretendenti. E gli altri? Latte Lath si destreggia bene anche a sinistra, Coulibaly si trova a suo agio come mezz’ala destra e la sua fisicità, abbinata alla discreta tecnica di base, risulterà utilissima in un Pescara che è ancora un cantiere aperto. Buoni segnali dati anche dal baby Elizalde, nella sgambata schierato con i “grandi” a differenza dei compagni Delli Carri e Del Sole che hanno rinforzato la truppa di Epifani. Il classe 2000 sudamericano ha dimostrato di avere una buonissima tecnica di base ed un ottimo senso della posizione, trovandosi a meraviglia in coppia con Coda prima di essere avvicendato da Campagnaro. Il suo tesseramento non è stato ancora formalizzato ma ciò avverrà presto, con buona pace delle big che lo hanno messo nel mirino.
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