Se è vero che il buon giorno si vede dal mattino.....
Sarà una bella giornata di sole per (il) Pescara
L'nizio è assai confortante, inutile nasconderlo o fare gli scaramantici ed eccessivamente prudenti, e se è vero che il buon giorno si vede dal mattino a Pescara ci si aspetta una bella giornata di sole. Ha ragione mister Colombo a fare da pompiere e spegnere i facili e strabordanti entusiasmi, perchè si è solo all'inizio di una lunga ed estenuante stagione, ma dopo 5 partite non si può che essere soddisfatti di quanto ottenuto in campo. Vetta a -1, 2 gol solo al passivo (e nessuno su azione, solo da clacio da fermo), 3 vittorie esterne su 3 gare sostenute e le 2 corazzate del torneo, una delle quali già affrontate, che sono in pratica gomito a gomito coi biancazzurri: motivi di ottimismo ci sono, anche perchè i margini di miglioramento di questa squadra sembrano ampi e di livello. Oltretutto sono stati messi in archivio 3 scontri diretti (Avellino, Crotone e Foggia) con 6 punti messi in cascina ed una sola sconfitta, maturata solo grazie ad un episodio sfortunato che ha condannato il Delfino. E' vero che guardando alla lunga il Pescraa avrà nel girone di ritorno la maggioranza degli scontri diretti fuori casa, ma è altrettanto vero che guardando al primissimo scorcio di campionato questo Delfino sembra rendere al massimo in trasferta: è la classica squadra quadrata da trasferta, non tutta contropiede e ripartenze ma in grado di gestire i momenti e di saper sfruttare al meglio la circostanza che a fare la gara debba essere principlamente la squadra di casa. Equilibrio, personalità e compattezza: queste le basi del Delfino di Colombo. Ottime basi di costruzione.
I numeri, è vero anche questo, non sono poi troppo dissimili da quelli dell'anno scorso (domani su PS24 specifico approfondimento) maciò che è differente è certamente il manico e quello che la panchina ha saputo costruire nonostante un precampionato non esaltante e che aveva destato più di una perplessità. Il nuovo Pescara è ad immagine e somiglianza del suo tecnico: pramgmatico e consapevole di ciò che è. Questa squadra ha già una sua precisa identità ed una sua chiara fisionomia, ma soprattutto ha una chiara e netta organizzazione. Ogni elemento sa cosa deve fare e come deve farlo, partendo dalla fase di non possesso per sviluppare poi la manovra. E' stato bravissimo Colombo a modellare il suo undici in base al materiale tecnico a disposizione (voleva il trequartista, non lo ha avuto e facendone a meno ha cambiato subito assetto per sfuttare la meglio le caratteristiche degli uominiin organico) ma anche Delli Carri a fare un mercato intelligente, tra necessità di patrimonializzare e obbligo di allestire una rosa di categoria che possa competere fino in fondo. A gennaio servirà di certo qualche ritocco (una punta prolifica che possa giocare con Lescano o sostituirlo, un esterno basso e qualche alternativa di spessore), ma per ora va bene così per restare agganciati al treno che conta. Ed è proprio Alberto colombo l'uomo copertina di una squadra senza stelle accertate. Questo Pescara però è gruppo ed è squadra, o almeno sembra esserlo ad oggi.
Per giudizi più approfonditi bisognerà aspettare almeno un mesetto (Avellino e Foggia troppo brutti per essere veri,ad esempio), ma l'approccio alla stagione è stato assai positivo. E la gemma del 4-0 di Foggia, oltre alla classifica e al mora, fa benissimo anche all'ambiente, prova ne sia l'accoglienza riservata alla squadra al ritorno da Foggia. E se la città di Pescara si accende, sappiamo che poi può essere determinante nello sprinti finale…..
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