
2 partite particolari nella storia delle sfide tra Catania e Pescara...
Una l'anno scorso, l'altra 23 anni fa...
La storia di Catania-Pescara è zeppa di aneddoti, ma due partite sono a loro modo storiche…'ultima partita tra le due squadre è passata alla storia, non tanto per quanto accaduto sul rettangolo verde (vittoria degli etnei per 2-0, con reti di Catellini e Zammarini a far superare ai siciliani i quarti di Coppa Italia di C della scorsa stagione), ma per altro. Si giocò infatti il 13 dicembre 2023, il giorno dopo la lieve ischemia transitoria che accusò Zdenek Zeman, allora trainer del Delfino, prima dell'allenamento di rifinitura a Silvi Marina. La squadra, volata a Catania con il cuore gonfio di angoscia per le condizioni del boemo, fu diretta al Massimino da Giovanni Bucaro in una sorta di presagio di quel che sarebbe poi accaduto a febbraio dopo l'operazione che ha messo fine alla carriera di mister Sdengo. In campo tra i biancazzurri di oggi c'erano Plizzari, Pellacani (capitano di giornata), Dagasso e Merola (Squizzato, Cangiano e De Marco entrarono in corso d'opera, Moruzzi e Staver rimasero in panchina), che certamente saranno in campo anche domenica dopo le ottime prestazioni individuali offerte contro la Pianese. La mente dei tifosi biancazzurri, però, subito dopo il sorteggio non è andata a quella partita ma ad una ben più datata, quella del 26 maggio 2002 e decisa da un gol dal teramano Massimo Cicconi su assist del fratello d'arte Eddy Baggio davanti a 18.399 spettatori. Anche quel giorno si disputava un turno playoff, ma era la semifinale di ritorno (all'andata vinse il Delfino di Ivo Iaconi per 1-0, con gol di Pasquale Suppa su assist di Marco Stella, attuale allenatore della Primavera pescarese), e ad entrare nell'occhio del ciclone fu la direzione di gara di Mauro Bergonzi di Genova, che convalidò la rete decisiva nonostante un macroscopico fuorigioco (passò il turno il Catania, che poi salì in B battendo in Finale il Taranto, per il miglior piazzamento in regular season) e negò agli ospiti un rigore solare in una direzione di gara negativa anche per altri episodi, ma che non ne tarpò le ali: quasi 7 anni dopo, infatti, diventò internazionale. 23 anni fa, differentemente da oggi, non c'era il Var...
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