Prima squadra

Vincere per blindare la vetta e fare due dediche speciali

Le premesse di Gubbio-Pescara

30.11.2024 08:19

Ripartire, subito. Il Pescara capolista è chiamato immediatamente a riprendere il suo cammino dopo la sconfitta nel derby d'Abruzzo e oggi pomeriggio, alle ore 17:30, sarà di scena al Pietro Barbetti di Gubbio con il chiaro obiettivo di mantenere la vetta solitaria della graduatoria dagli assalti di Ternana, impegnata domani alle 15 in casa contro il Milan Futuro, e Virtus Entella, che chiuderà il diciassettesimo turno domani alle 20:30 sfidando a domicilio l'Arezzo. Per la partita di oggi ci sono tre assenze pesantissime: a quelle note dei big della difesa causa squalifica, Alessandro Plizzari e capitan Brosco, si è aggiunta in extremis quella di Matteo Dagasso, probabilmente il miglior biancazzurro in assoluto di questa prima parte di campionato ed elemento imprescindibile per la mediana. “Matteo ha avuto un indurimento all'adduttore nella rifinitura”, ha detto ieri Baldini che poi ha snocciolato la formazione: “Giocano Saio, Pierozzi, Mulè, Pellacani, Crialese, Valzania, Squizzato, Tunjov, Merola, Tonin e Ferraris”. Dunque saranno tante le novità rispetto alla formazione iniziale anti Pineto: Saio e Mulè faranno il loro debutto da titolari in difesa, Tunjov sostituirà Dagasso ed in avanti non ci saranno Vergani e Cangiano ma Tonin, che aveva saltato il derby per problemi gastrointestinali, e Ferraris, capocannoniere con 3 reti della cooperativa del gol biancazzurra (12 marcatori diversi). A proposito di Brosco: il capitano era stato bersagliato nel post Pineto proprio dal tecnico, sia per il cartellino giallo rimediato alla scadere che, causa diffida pendente, ha comportato la squalifica di un turno, sia per la sua tendenza ad andare a fare il centravanti aggiunto nel forcing finale senza averne avuto indicazione dalla panchina. Ma non esiste alcun caso. “Riccardo mi ha mandato un bellissimo messaggio di stima”, ha detto Baldini, "per me è un ragazzo eccezionale. Se non avessimo questo rapporto o io o lui non eravamo qui”. La scelta Ferraris in avanti hè dovuta al fatto che ha una grande percentuale realizzativa (1 gol ogni 139 minuti giocati) e per il tipo di partita che Il Delfino vuole fare. Bentivegna non è ancora meglio. Ha un’infiammazione al muscolo, non è stirato ma non sta bene. Oggi vincere non serve solo alla classifica. Il Pescara, mister Silvio Baldini in testa, ha due dediche speciali da fare in caso di successo: alla tifosissima Paola Mastrangelo, ex giornalista e professoressa di inglese affetta da Sla, e Marco Di Marco, per tutti “Il Tedesco”, volto storico della tifoseria biancazzurra deceduto qualche giorno fa (ieri pomeriggio le partecipatissime esequie funebri, nella chiesa San Luigi con corteo partito dalla Curva Nord). Il tecnico biancazzurro ha conosciuto entrambi di recente. “Due cose mi hanno toccato”, ha raccontato ieri in conferenza stampa. “Le storie di Marco e di Paola, una tifosa stupenda che ha il nome di mia moglie e madre dei miei figli e che parla muovendo gli occhi. Con Max Mucciante (l'addetto stampa del club, ndr) siamo andati a trovarli e sono state giornate particolari per me. Ecco, pensando a loro come posso immaginare che mi manca un attaccante?”, ha detto sulle voci di mercato che, a sessione invernale ormai imminente, si stanno moltiplicando. “E quindi io vivo sognando. E sono certo che vado in B, che è il mio obiettivo, anche se arrivo decimo. Il destino mi ha fatto un regalo bellissimo e inaspettato, portarmi qui a Pescara”. Mister Baldini è un uomo in missione e sa che per realizzare il capolavoro di far tornare il Delfino in serie B si passa anche dal Barbetti di Gubbio, stadio che riporta alla mente momenti agrodolci al popolo pescarese. Il ricordo più bello è senza dubbio quello datato 28 aprile 2012, quando una partita stregata, tra pali e occasionissime sciupate, fu alla fine vinta per 2-0 grazie alle reti di Sansovini al minuto 36 della ripresa, a rompere quello che sembrava un sortilegio, ed Insigne al 43'; quello più amaro, invece, è dello scorso 9 febbraio quando, ancora con Zdenek Zeman capo allenatore come 12 anni prima, il Delfino naufragò perdendo per 4-0. Oggi sarà una storia diversa, sperano Baldini e tutti i tifosi, perchè se il Pescara è decimato (mancheranno i titolarissimi Plizzari, Brosco e Dagasso) anche i Lupi d'Umbria hanno i cerotti. La lista degli assenti, infatti, è lunghissima. Sono certamente out per squalifica Iaccarino e Corsinelli, entrambi espulsi ad Ascoli nell'ultimo turno, e gli infortunati Di Massimo (abruzzese di Sant'Omero), Giovannini, Rovaglia, Faggi e Tommasini. Non al meglio gli ex Franchini, D'Ursi e Proietti ma i primi due dovrebbero comunque stringere i denti e scendere in campo dall'inizio. Il reparto maggiormente falcidiato dalle defezioni è quello offensivo. Mister Roberto Taurino oggi si gioca la panchina: in caso di ko, infatti, la società eugubina potrebbe decidere di cambiare guida tecnica. L'idea dell'allenatore è quella di optare per un 4-4-2 accorto ma non rinunciatario, con una mediana muscolare in mezzo ed esterni abili nelle due fasi. “Se si cerca il colpevole sono io”, ha detto il tecnico alla vigilia, “ma dobbiamo pensare solo alla partita, andare a 1.000 km all'ora e lottare su ogni pallone”, Sarà dunque un Gubbio con il coltello tra i denti quello che nel suo stadio amico attende il Delfino capolista solitario del Girone B. 

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