Prima squadra

Effetto Zeman: 6 gol su 7 arrivati dall'attacco

Il settimo lo ha griffato Brosco

23.03.2023 00:00

Già abbiamo sottolineato i primi 2 effetti della cura Zeman: un entusiasmo crescente, precepibile ora in primis sui social, e i primi sprazzi di calcio zemaniano. Ancora troppo pochi, per carità, ma un buon viatico per il rush finale di stagione che avrà come suo culmine, ovviamente, la corsa playoff per l'unico posto in palio che la terza serie mette a disposzione delle squadre non classificatesi al primo posto dei 3 gironi in regular season. I 7 punti conquistati in 4 gare, sui quali però pesano il pari al debutto con la Juve Stabia con gol in pieno recupero ai più sembrato regolare ma annullato (da sottolineare, in negativo, la remuntada subita) e il ko di Messina con prestazione sconcertante, rappresentano un discreto bottino, contando il pochissimo tempo che il demiurgo boemo ha avuto a disposizione per incidere, ma hanno in calce una firma: l'attacco. Se prima in 16 partite per ben 9 volte il Pescara non aveva trovato il gol, adesso con la cura Zeman si iniziano ad avere i primi frutti. Lo dicono sempre i numeri: 4 partite con ZZ sulla panchina biancazzurra e 7 gol realizzati dei quali 6 firmati dagli attaccanti. Lescano ha messo a segno3 reti e poi 1 gol a testa per Vergani, Kolaj e Merola. Il tutto senza dimenticare che LEscano e Merola, ad esempio, hanno sciupato almeno 4 occasioni complessive semplicissime. L'unica marcatura non di un attaccante al momento è quella siglata ad Agropoli da Riccardo Brosco per la prima vittoria in assoluto di Zeman dal ritorno a Pescara. E se alcuni vedono in questa circostanza un segnale del destino - Brosco è l'unico superstite della zemanlandia biancazzurra 2011-12 - c'è da sottolineare che il gol è venuto da sviluppo da calcio piazzato, di testa, e non con azione manovrata zemaniana. Ma poco importa. Resta il fatto che piano piano ma gradualmente e in fase crescente il Pescara sembra assimilare i classici movimenti zemaniani. Soprattutto in attacco, dove Davide Merola - nonostante una forma non scintillante - sembra avere la certezza del posto, anche perchè lavora con ZZ dallo scorso anno e conosce a menadito cià che chiede il boemo, e dove Aristidi Kolaj inziia a calarsi in modo sempre più convincente nei meccanismi del tridente. Tiene ancora troppo palla, verticalizza ancora poco e tende troppo ad accentrarsi, ma col suo modo di giocare, puntando prevalentemente le zone centrali, apre a più opzioni: la conclusione personale (con tanto di gol fatto con la Turris), l’assist per l’altro esterno oppure lo scarico o l'apertura dello spazio per gli inserimenti della mezzala e dell’esterno basso. Desogus, Delle Monache e Cuppone ad oggi sono dietro nelle gerarchie, nonostante il terzo abbia già lavorato a Lugano col Boemo, il secondo sia partito titolare, delundendo, a Messina, e il primo sembra essere il perfetto esterno zemaniano di nuova generazione: ha spunto veloce, doti tecniche e fisico. Non chiude bene l'azione e non ha confidenza col gol, ma sono cose sulle quali si può crescere col lavoro. E Desogus piace al boemo, che rivede in lui alcune caratteristiche del primo Caprari, arrivato (ma giocava a destra e non a sinistra) a gennaio nella fantastica cavalcata del 2011-12- Ecco, se proprio dobbiamo pensare ad una novità nel lungo periodo nel tridente può essere proprio lui, non Delle Monache (ancora acerbo, ha faticatico nell'interpretazione dei movimenti tanto offensivi quanto difensivi a Messina, anche se va sottolineato che non è stato minimanente aiutato da una squadra che ha avuto una pessima giornata, al netto di campo brutto e condizioni meteo condizionate fortemente dal vento) E come centravanti? ZZ inizialmente puntava su Vergani, ma un fastidio alla caviglia ha estromesso l'ex Inter dalla gara del debutto contro la Juve Stabia e spianato la strada come riferimento centrale preferito a Facundo Lescano, che ZZ segue dai tempo della Sicula Leonzio. L'argentino, dopo la burrasca con Colombo, sembra essere tornato lui. 3 gol con Zeman in panca, altre 2 ghotte occasioni sciupate e tanto lavoro per la squadra. Sa duettare con esterni e mezzeali, gioca di sponda ed è uno spietato esecutore. Vergani oggi è dietro, forse perchè deve ancora capire bene il pensiero del boemo ma intanto con la Turris appena entrato è andato in gol. A Zeman piace, piace assai, e si giocherà il posto di titolare con la'argentino fino alla fine, sempre che Lescano non vesta i panni dell'Immobile 2011-12, lasciando a Vergani quelli del Maniero. In attacco ad oggi il tridente Kolaj-Lescano-Merola è quello scelto da Zeman, ma Desogus e Vergani premono forte e ci sono anche Delle Monache e Cuppone: tanta, tanta roba che se utilizzata a dovere, con le 5 sostituzioni disponibili per regolmento, ai playoff soprattutto possono fare davvero la differenza….

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