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Francesco, 12 anni: da Bergamo a Pescara per amore del Delfino

La storia di un bambino bergamasco che tra Milan, Juve, Inter ed Atalanta sceglie… il Pescara!

04.05.2018 11:00

Una bella storia che parte da Bergamo ed arriva a Pescara, con protagonista un bambino di 12 anni "stregato" dal Delfino. Lui si chiama Francesco e in occasione dell'ultimo match interno dei biancazzurri è stato in città per una giornata che non dimenticherà mai più. L'amico William Gelsumino ha raccolto per PescaraSport24 le bellissime emozioni di un tifoso biancazzurro "speciale". Buona lettura!

IL SOGNO DI FRANCESCO

La storia di un bambino bergamasco che tra Milan, Juve, Inter ed Atalanta sceglie… il Pescara!

Francesco ha 12 anni e frequenta la prima media a Clusone, un paesino in provincia di Bergamo.
Non ha parenti o amici pescaresi e non è mai stato nella città dannunziana.
Da circa tre anni inizia a seguire il Pescara, nonostante papà Luigi sia interista, così come la sorella quindicenne Beatrice, ed i due zii siano sfegatati atalantini.

Questo interesse nasce per caso, da un pomeriggio di gioco con i suoi amici nel prato fuori casa. Rientrando disse “Mamma, oggi abbiamo giocato alle squadre “meno famose” ed io e Luca abbiamo fatto il Pescara!”
Da quel giorno inizia a seguire le sorti dei biancazzurri e si affeziona particolarmente a Gianluca Caprari.

Va tre volte al Meazza per vedere l’Inter col padre e la sorella, ma mai vede il Pescara dal vivo.
Quando non va in montagna con la famiglia deve accontentarsi di vedere qualche spezzone di partita all’oratorio o gli highlights sul telefonino del papà.
Ma nonostante tutto la passione biancazzurra cresce in lui al punto che fa di tutto per avere una maglia di Caprari e quando, tramite amici di famiglia, riesce ad entrarne in possesso decide di indossarla e di non toglierla più per tutta l’estate, attirando anche la curiosità di tanti.

Il mesto ritorno in B dei biancazzurri non scoraggia però il piccolo Francesco, che, anzi, nel giorno di Santa Lucia, pur essendo già grandicello, decide di scrivere la sua letterina (usanza molto comune dalle sue parti) e mentre i suoi amici chiedono giochi, lui chiede di poter vedere dal vivo una partita del Pescara!
Così la mattina del 13 dicembre Francesco trova il suo regalo e davanti ai suoi occhi increduli papà Luigi e mamma Sonia decidono di far partire l’operazione-Pescara, iniziando a studiare date e voli. Puntano alla primavera, per riuscire a fare anche qualche giorno al mare.
Lo zio Simone, giovane fratello di mamma (atalantino fino al midollo ma entusiasta della passione biancazzurra di Francesco, “perché l’importante è avere passioni e obiettivi”, è andato in bicicletta da Clusone a Lione per tifare la sua squadra del cuore), ha subito scritto alla Pescara Calcio su Facebook raccontando orgoglioso del nipotino e della sua letterina, ricevendo massima disponibilità dalla società, che avrebbe provato in tutti i modi a rendere felice il piccolo.

Purtroppo però le aspettative si scontrano coi prezzi dei voli, che nel frattempo lievitano a tal punto quasi da scoraggiare del tutto la famiglia, che quando ormai sta per gettare la spugna, con un colpo di fortuna trova dei voli economici per il ponte del primo maggio e decide di concretizzare finalmente il sogno di Francesco in occasione della partita Pescara-Cesena!
Tornano quindi alla carica con la Pescara Calcio, la quale nella persona dello SLO Giovanni Potenza assicura piena disponibilità.

Arriva quindi il grande giorno! Maglia dell'idolo Caprari addosso ed i tre, tutti emozionati, si recano allo stadio. Incontrano sulla propria strada un gruppo di tifosi ai quali chiedono delle informazioni ritrovandosi in men che non si dica coinvolti nel più classico dei prepartita pescaresi, tra pecorino, arrosticini, “pane ond” e birra (Coca Cola per il piccolo Francesco)!
Inutile dire che il gruppo di tifosi adotti letteralmente la famiglia e tra un arrosticino e l’altro ha modo di conoscere tutta la storia fin dal principio, provando profondo orgoglio per quel bambino partito da così lontano ma tanto innamorato del Delfino! E tanta ammirazione per quei genitori che hanno fatto di tutto per il loro figlio!

Così, carico di regali, tra sciarpe, braccialetti, portachiavi e tanto altro, Francesco si reca all’appuntamento con lo SLO, il quale, come promesso, lo porta con sé facendogli provare l’emozione di entrare in campo e poi gli mostra gli spogliatoi, la panchina, lo staff, i segreti dello stadio e soprattutto gli fa incontrare i giocatori prima e dopo, invitandolo anche al buffet tra il primo ed il secondo tempo!
A fine partita, di nuovo “abbuffata” di foto, abbracci ed attestati di stima per i tre e meritata cena a base di frittura di pesce sul lungomare!

“Il giorno dopo la partita, risvegliarsi con vista mare è stato fantastico” dicono i genitori, appassionati di montagna ma con un debole anche per le spiagge.
Poi passeggiata nel centro della città attraverso il Ponte del Mare, la Nave di Cascella, Piazza Salotto, le vie dei negozi, la Casa di Gabriele D’Annunzio (completando il percorso del Vate, dopo aver visitato anche il Vittoriale).
Per concludere la giornata, una capatina al negozio “La voce dei Pescaresi” dove Francesco si rifà il guardaroba in stile Delfino ed un pomeriggio in spiaggia con tanto di bagno e buche nella sabbia, in attesa dell’estate… quando magari torneranno in ferie a Pescara, o comunque in Abruzzo.
E naturalmente prima di ripartire si concedono un’altra scorpacciata di arrosticini e Parrozzo.

Sonia e Luigi hanno commentato così il loro weekend:
“Francesco ringraziandoci ci ha confessato che sono stati, insieme alla prima comunione, i giorni più belli della sua vita ed anche per noi genitori è stata un’esperienza bellissima, che siamo felici di aver regalato a nostro figlio, ma che anche noi abbiamo gustato appieno, in tutti i suoi aspetti, sportivo-umano-culturale-enogastronomico.
Francesco volava per la felicità e noi genitori pure, non solo a vedere lui così soddisfatto e “beato”, ma anche per il bellissimo incontro con il gruppo di "Quelli del Delfino" e con tutti gli altri pescaresi, che hanno reso la nostra trasferta ancora più ricca umanamente! Davvero ci è stata riservata un’accoglienza straordinaria, ancora più bella perché non scontata e inaspettata!
Grazie ai pescaresi!!!


"-Mamma ...dovevi vedere che bello, quando siamo arrivati davanti ai cancelli chiusi e hanno visto il sig. Giovanni Potenza e li hanno spalancati, come nei film quando arriva il re-".
Concludiamo con questa frase di Francesco, che ci pare sintetizzi perfettamente come ha vissuto questi due giorni pescaresi: proprio come dentro una bellissima fiaba!

Grazie di cuore a tutte le persone che hanno reso così speciale la nostra trasferta!”

E poi a noi ultimi romantici diteci che è solo un gioco! Diteci che non è passione!

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