Dagasso, il faro del Delfino
Il giocatore è imprescindibile, a Bari tornerà a disposizione di Gorgone
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Matteo Dagasso per il Pescara e il suo centrocampo è quell'elemento imprescindibile di cui non si può proprio fare a meno. Tuttocampista moderno, capace come pochi di abbinare qualità e quantità, fa dell'applicazione e della costanza le sue doti migliori. Per Zeman, Bucaro, Cascione, Baldini e Vivarini è sempre stato un faro, con Gorgone le cose non sono affatto cambiate. Nonostante i 21 anni di età, in campo è già un leader: ragazzo maniacale nell'allenamento quotidiano, professionista esemplare che ha messo il suo mestiere al centro del suo Mondo e i risultati parlano chiaro. Al primo anno di B palesa una continuità prestazionale di partita in partita che è comune a pochi. E' l'autentico faro del Delfino di Giorgio Gorgone. Il tecnico romano, infatti, stravede per lui e lo apprezzava fin dai tempi in cui era l'allenatore della Lucchese. La sua assenza per un piccolo affaticamento nell'infausto match casalingo di sabato contro il Padova lo ha messo in crisi (nonostante le alternative non mancassero) e non poco, costringendolo a suo dire a cambiare modulo. Anche in Under 21 Dagasso sta andando alla gande: due goal e prestazioni di alto livello. Del resto Silvio Baldini lo ha conosciuto e apprezzato lo scorso anno in Abruzzo, e una volta diventato CT degli Azzurrini, lo ha convocato da subito inserendolo gradualmente nel reparto nevralgico. Colpisce(e non da oggi) piacevolmente l'umiltà, la lucidità, la freddezza e la tranquillità con cui questo ragazzo affronta tutte sfide che gli si pongono all'orizzonte. Per esempio, ora c'è il match di Bari all'orizzonte(lunedì 8 dicembre h 17:15) e Dagasso è pronto al rientro al pari di Giacomo Olzer. Il mercato di gennaio? E' inutile dire che è sotto i riflettori, a meno che non arrivi un'offerta importantissima dalla massima serie o dall'estero, se ne riparlerà a giugno. Il desiderio del club è quello di mantenerlo in Abruzzo fino alla prossima estate, anche in prestito in caso di cessione a gennaio. Il giocatore, dal canto suo, è concentrato sul presente che si chiama Pescara, al resto non pensa com'è giusto che sia. Dagasso da martedì è in gruppo e ha già messo il Bari nel mirino. Con quell'incessante voglia di stupire ancora e lo scopo di far rialzare il Delfino. Siamo certi che se fosse ancora in vita il compianto Maurizio Mosca, non mancherebbe di dedicargli la sua proverbiale e inimitabile frase omaggio:" Ah, come gioca Dagasso.."

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