
Urna benevola col Pescara nei playoff delle sorprese
Ci sono tutti i presupposti per sognare
Urna benevola con il Pescara? Forse, ma la storia dei playoff di serie C, anche di quelli attualmente in corso, insegna che le sorprese sono sempre dietro l'angolo e che spesso i pronostici vengono ribaltati. Di certo, tra le possibili avversarie che potevano capitare al Delfino quella che il destino ha riservato alla banda Baldini, la Vis Pesaro, sulla carta è la meno insidiosa da affrontare. Intanto perchè la si conosce benissimo, essendo proveniente dallo stesso raggruppamento di origine, poi perchè è stanca e con una rosa ridotta (Okoro, Paganini e Pucciarelli, i migliori, sono oltretutto squalificati per il primo atto delle ore 18:15), è poco serena dopo un servizio de “Le Iene” di Italia 1 che ha tirato in ballo il direttore sportivo Domenico Menga (sospeso dal club) per presunti giri di soldi poco chiari (si è scatenato un putiferio con protagonista Salvatore Bagni, ex Nazionale e Napoli di Maradona) e infine perchè, da teste di serie, i biancazzurri avranno il return match in casa e usufruiranno della possibilità, come nel precedente turno contro il Catania, di qualificarsi in caso di parità di risultati e differenza reti al termine dei 180 minuti di confronto. In regular season il Pescara non ha mai battuto la Vis, che gli ha imposto anche la prima sconfitta stagionale in un match dalle mille polemiche dopo aver totalizzato la striscia record di 29 punti nelle prime 11 partite, è vero, ma i rossiniani erano ritenuti l'anello debole del poker composto da Atalanta U23, Giana Erminio e Crotone. Gli orobici, dopo aver eliminato la Torres indirizzando la serie con il clamoroso 7-1 dell'andata, se la vedranno con l'Audace Cerignola e sono ritenuti la mina vagante, perchè squadra giovane, spensierata, in forma e dai valori tecnici importanti; il Crotone, che ha fatto fuori la squadra inizialmente indicata come la probabile terza incomoda per la vittoria finale tra le super favorite Ternana e Vicenza, ovvero la FeralpiSalò, se la vedrà proprio contro i berici dell'ex Franco Ferrari, mentre la sorpresa Giana Erminio incrocerà i guantoni con le Fere umbre. Delle 4 sfide in programma nei Quarti di Finale quella tra Pescara e Vis è l'unica tra squadre dello stesso Girone (curiosità: i biancorossi, che sono partiti dal primo turno, hanno affrontato solo squadre del raggruppamento B, cioè Pontedera e Arezzo nelle gare secche e il Rimini vincitore della Coppa Italia di C nel primo turno della Fase Nazionale) e chi passerà il turno entrerà di diritto alle Final Four, quando si azzereranno i vantaggi della migliore classifica e si disputeranno supplementari e rigori in caso di parità dopo 180 minuti, ma con la certezza di disputare la partita di ritorno tra le mura amiche. Ieri mattina, infatti, è stato sorteggiato il tabellone completo fino alla doppia Finale in programma il 2 e il 7 giugno. La squadra qualificata tra Pescara e Vis Pesaro affronterà la vincente della sfida tra Atalanta U23 ed Audace Cerignola, evitando dunque in Semifinale l'eventuale incrocio con le due corazzate Vicenza e Ternana, che invece si affronterebbero (con return match in casa degli umbri) qualora superassero Crotone e Giana. Ma c'è dell'altro. Qualora il Pescara arrivasse all'ultimo atto della maratona playoff, disputerebbe la seconda partita della Finale all'Adriatico, come nella stagione dell'ultima promozione in serie B con Eusebio Di Francesco in panchina. Era il 2010 e dopo anni bui, in un tripudio di bandiere a colorare uno stadio gremito in ogni ordine di posto, il popolo biancazzurro tornava a sognare. Esattamente come sta facendo adesso. Ieri molti tifosi, mettendo da parte prudenza e scaramanzia, hanno parlato di strada spianata verso la realizzazione del sogno di mister Baldini e della città. Ma mai dire mai nel calcio, in serie C (come scordare le partite con Legnago e Sestri?) e ai playoff. La delusione della Semifinale con il Foggia di due anni fa purtroppo docet in tal senso
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