Basket

Miami pazza di Fontecchio: e il nomignolo “Three-mone” fa il giro del web

Next stop All-Star Game?

22.11.2025 00:01

Simone Fontecchio ha già conquistato Miami. E adesso il primo cestista abruzzese a calcare i campi Nba, unico italiano attualmente impegnato nella Lega dei Marziani, non è più una sorpresa ma una splendida realtà. Particolare curioso: gli Heat erano la squadra per la quale il bimbo Simone faceva il tifo e ora essere tra gli uomini di coach Erik Spoelstra è un orgoglio doppio. In Florida ormai sono tutti pazzi per lui, arrivato un po' in sordina ma già determinante: è il terzo miglior tiratore da tre punti nel campionato Usa con percentuali sempre altissime dall’arco e un apporto uscendo dalla panchina da vero specialista in questo fondamentale ma anche in altri. L’impatto di Fontecchio con la sua terza franchigia Nba è stato semplicemente devastante. Adesso è un idolo dei tifosi e del telecronista degli Heat, che dopo due triple consecutive lo ha chiamato “Three-mone”, senza sapere di aver utilizzato involontariamente una parola la cui pronuncia somiglia a un termine pugliese usato in modo dispregiativo nei confronti di un’altra persona. La circostanza ha scatenato l'ironia del web e non è passata inosservata allo stesso Simone da Pescara, che ci ha ha scherzato sopra nelle proprie Instagram Stories: “Three-mone mi mancava. Non fatelo sapere ai tifosi pugliesi”, ha scritto il campione. Battute a parte, il figlio e nipote d'arte anche nell'ultima uscita, contro i Golden State Warriors privi del “Re” Steph Curry, ha lasciato il segno, fissando il suo score a quota 10 con 4/5 dalla lunetta, a cui ha aggiunto anche 4 rimbalzi, 2 assist e un recupero in 18 minuti di gioco. Fontecchio in questa stagione si gioca la permanenza nel pianeta Nba ma ha anche un grande sogno da inseguire: partecipare al prossimo All-Star Game, in programma all’Intuit Dome di Los Angeles il 15 febbraio. Ad affrontarsi saranno due squadre composte da giocatori americani e una formata dalle stelle provenienti dal resto del mondo. La formula sarà quella del classico triangolare e a disputarlo saranno tre squadre da otto giocatori, due ‘made in USA’ e una in rappresentanza dei campioni stranieri: la concorrenza è tantissima per l'ultimo Premio Rocky Marciano di Ripa Teatina, ma le possibilità di vederlo tra le stelle più luminose non sono bassissime. A decidere chi verrà convocato con l’etichetta di titolare sarà l’esito di un voto che coinvolgerà i tifosi per il 50%, i giocatori attualmente in attività per il 25% e un comitato di rappresentanti dei media per il restante 25% mentre le 7 riserve saranno decise selezionate dagli allenatori della Lega. 

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