Tra sogno Serie B e sogno Verratti

Il popolo biancazzurro non sogna solo il ritorno in serie B, ma anche quello di Marco Verratti nel Pescara. Non da giocatore, almeno per il momento, ma come membro della società. E la trattativa per l'ingresso nel club del campione ora di stanza in Qatar, voce che circola in città già da un po', sembrerebbe essere già a buon punto, perchè alcune fonti parlano di un preliminare che sarebbe già stato firmato, di un appuntamento fissato davanti ad un notaio entro un mese per l'atto definitivo e di una comunicazione della società biancazzurra entro il weekend a fare chiarezza. Ieri il telefono del presidente Daniele Sebastiani, come in realtà accade già da parecchi mesi, è rimasto totalmente muto, ma stavolta potrebbe anche significare che davvero bolle in pentola qualcosa di grande, sia in considerazione del fatto che qualche tempo fa il numero uno di casa Delfino si sarebbe recato di persona a Parigi, dove Verratti ha ancora la base dei suoi molteplici interessi extra-calcistici, proprio per portare avanti i contatti, sia perchè avrebbe tutto l'interesse a smentire un qualcosa di non fondato o di non suscettibile di effetti concreti. Il giocatore nei giorni scorsi è tornato nella sua Manoppello in occasione delle feste in onore del Volto Santo e di San Pancrazio Martire, appuntamento al quale, compatibilmente con i suoi impegni professionali, non rinuncia mai (anche l'anno scorso aveva fatto rientro, concedendosi volentieri per autografi e selfie), e avrebbe confidato a più persone non solo l'esistenza dell'ipotesi ma che la trattativa sarebbe in fase avanzata e non per un semplice accordo di sponsorizzazione mediante una delle sue società. L'idea iniziale, poi rimasta allo stato embrionale, risale ad un anno fa, quando il Pescara era stato appena eliminato dalla Juventus NG ai playoff e c'era ancora come ds Daniele Delli Carri, uno dei grandi artefici del suo passaggio al Psg nell'estate 2012, ma all'epoca la priorità del club era la trattativa con il fondo tedesco rappresentato in Italia dallo studio Deloitte, che aveva come alternativa principale quella con l'imprenditore ciociaro Rosettano Navarra (risolte entrambe in un nulla di fatto). Adesso la situazione è diversa e Verratti, affiancato anche da alcuni uomini di fiducia, sarebbe in procinto di prendere il 40% delle quote con possibilità poi di arrivare successivamente anche al 60%, con un esborso che dai 1,5 milioni inizialmente stimati potrebbe quindi arrivare a sfiorare i 3 (ovviamente la cifra definitiva si avrà in base alla percentuale poi effettivamente rilevata). Dopo la ricapitalizzazione del club a inizio anno, con azzeramento e ricostituzione del capitale sociale, Sebastiani è salito a quasi l’84% delle quote (83,79% per la precisione): Verratti dovrebbe rilevare la sua percentuale proprio dal pacchetto azionario del presidente, dunque per assumere la maggioranza relativa dovrebbe acquistare quasi il 44% (il resto è suddiviso tra Victor Mesa, passato al 9,64%, il vice presidente Gabriele Bankowski, che ha ora una partecipazione solo dello 0,25% con la Pharmapiù, i freschi soci Ac Ecologia srl e l'Audax Service srl, che hanno l'1% ciascuno, e altri tra i quali PG s.r.l., FM s.r.l e Pescara Academy, tutte con lo 0,5%). Oltre all'impatto economico, l'ingresso di Verratti accenderebbe i riflettori dei media internazionali su Pescara e aprirebbe le porte a collaborazioni con importanti personaggi (circola già il nome di Flavio Briatore), dando altro impulso anche alla vicenda del nuovo stadio al quale si sta lavorando con orizzonte successivo alla nascita della Grande Pescara. L'indiscrezione lanciata da Il Centro ieri in edicola e riportata poi da tutte le testate giornalistiche è arrivata nell'anniversario della vittoria di Genova sulla Samp del 20 maggio 2012, che segnò l'apoteosi della Zemanlandia biancazzurra di cui Verratti fu grande protagonista e che riportò il Delfino in serie A dopo 20 anni dall'ultima volta. E' la chiusura di un cerchio?