Prima squadra

Uno scontro diretto delicato, guardando già la classifica: ecco perchè

Verso Samp-Pescara

04.10.2025 08:15

Ed è già vigilia. Domani, prima della pausa del torneo, si chiude il ciclo di 3 partite in 8 giorni e dopo il ko di Modena e il pari interno con il Sudtirol nell'infrasettimanale il Pescara di mister Vincenzo Vivarini è chiamato alla trasferta di Genova in casa della Sampdoria. E si tratta di uno scontro diretto assai delicato, contro una nobile decaduta che ha già la panchina rovente: in caso di nuova sconfitta, che sarebbe la quinta in 7 uscite, infatti, il tecnico Massimo Donati verrebbe sollevato dall'incarico e in Liguria già circolano i nomi dei papabili alla successione, da Attilio Lombardo a Beppe Iachini passando per altri importanti candidati. L'impegno per i biancazzurri, dunque, non si prospetta facile contro un avversario che alla settima giornata è già con l'acqua alla gola e che ha anche da gestire una situazione ambientale assai difficile. Due punti in 6 partite e il conseguente ultimo posto solitario in graduatoria, per quanto preventivabili dopo la salvezza thrilling e tra le mille polemiche dello scorso anno e dopo un'estate di mille problemi, mettono già i blucerchiati nelle condizioni di dover rincorrere e di non fallire la prossima partita. E c'è di più: pur vincendo, i liguri potrebbero al massimo eguagliare la loro peggior partenza dopo 7 partite nel torneo cadetto, ovvero i 5 punti conquistati nel 2023-24. Ecco perchè il Delfino domani si troverà a dover combattere una vera e propria battaglia, contro un avversario affamato di punti e che si gioca già una fetta di futuro. La banda Vivarini, dal canto suo, al Marassi va a caccia di conferme sul piano del gioco, del carattere e dell'organizzazione ma anche del suo primo blitz esterno in stagione. Nelle 2 trasferte (3 se si conta anche la Coppa Italia) precedenti ha sempre perso e vede nella gara di domani l'appuntamento perfetto per sbloccarsi e regalarsi al contempo una pausa di campionato all'insegna della serenità, anche per poter lavorare con più tranquillità. Il punto strappato mercoledì al fotofinish è stato una bella iniezione di fiducia e di certo ha risollevato il morale, ma non ha mutato una classifica nella quale si deve tenere ben puntato lo sguardo allo specchietto retrovisore invece di guardare l'orizzonte. Oltre alla Samp, infatti, i biancazzurri hanno dietro solo altre 3 squadre, tutte a quota 3 e dunque distanziate di soli 2 punti, ma due di queste (Spezia e Bari) sono state costruite per un campionato di vertice, o almeno d'avanguardia, ed è lecito pensare possano di qui a breve carburare e scalare le gerarchie in graduatoria, mentre la terza (il Mantova) ha mandato ko Brosco e soci nella prima trasferta dell'anno e dunque ha il vantaggio negli scontri diretti. Per la gara del Marassi, con le certe assenze di Tsadjout e Caligara, Vivarini dovrebbe portare qualche novità. Gaetano Letizia, che ha avuto un buon impatto da subentrante con il Sudtirol, dovrebbe avere una maglia da titolare, più quella di esterno mancino in luogo di Corazza che quella di braccetto di sinistra al posto di Pellacani, mentre Capellini si candida al rientro per sostituire Corbo oppure Brosco, ma giocando comunque sul centrodestra del trio difensivo. Possibile anche un cambio sulla trequarti, con Merola e Meazzi che scalpitano. Di certo giocherà a centrocampo Matteo Dagasso, che ieri ha ricevuto una nuova convocazione nell'Under 21 di Silvio Baldini. Dopo la partita raggiungerà il ritiro degli Azzurrini a Bagno di Romagna insieme ai blucerchiati Pafundi e Cherubini e all'ex Brando Moruzzi per preparare le gare con Svezia e Armenia. 

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