
Dentro o fuori
Il giorno della scelta
Ieri è stato il giorno dell'attesissimo vertice, oggi quello della risposta definitiva. A casa di mister Silvio Baldini a Marina di Massa, subito dopo pranzo sono arrivati il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, e il suo braccio destro sul mercato, il direttore sportivo Pasquale Foggia, per capire le intenzioni del condottiero del Delfino e parlare a tutto tondo delle prospettive future. Al loro arrivo i due dirigenti hanno ricevuto la calda accoglienza della famiglia Baldini, inclusi i più piccoli e ovviamente il figlio Mattia, che del quasi 67enne allenatore è un preziosissimo collaboratore specializzato sugli sviluppi delle palle inattive, per poi, in un clima disteso e molto cordiale, appartarsi per l'incontro a tre. La riflessione del tecnico subito dopo la fine della straordinaria cavalcata playoff era esclusivamente dovuta a motivi di famiglia, non a questioni economiche, o alla corte di altre squadre oppure relativa a forti perplessità sul progetto, ma è chiaro che si è parlato anche di budget e di mercato. Si è insomma discusso di futuro a tutto tondo, per fare un quadro complessivo della situazione senza filtri, perchè il rapporto costruito durante l'anno tra i tre è stato franco e sincero anche nei momenti più difficili. Per Baldini la priorità è sempre stata la serenità dei suoi cari e il loro appoggio senza riserve a sostenere una nuova e impegnativa stagione lontano da casa, dunque la piena condivisione della sua scelta da parte della famiglia è la condicio sine qua non e la pietra miliare sulle quali continuare a costruire un'avventura inaugurata tra lo scetticismo 11 mesi fa, salvo poi rivelarsi felicissima dato il trionfale epilogo in uno stadio Adriatico gremito in ogni ordine di posto. Ma è ovvio che Baldini abbia voluto anche capire i programmi societari per affrontare una serie B che si prospetta difficile per una matricola che dovrà necessariamente essere rinforzata. Le premesse del summit, che alla vigilia si pensava ristretto al solo tecnico e al direttore sportivo, erano all'insegna dell'ottimismo, come più volte dichiarato nel corso dei 10 giorni che hanno separato la finale di ritorno con la Ternana al vertice a tre in terra di Toscana, e con tante telefonate, quasi a scadenza quotidiana e non solo a contenuto calcistico, a tenere il filo diretto praticamente senza soluzione di continuità. L'incontro è durato poco più di due ore e i telefoni dei protagonisti sono rimasti muti per tutta la giornata, anche durante il viaggio di ritorno del tandem dirigenziale biancazzurro, ma da quel che è filtrato in ambienti vicini ai protagonisti il summit, comunque non risolutivo, è stato positivo. Baldini, però, si è preso 24 ore per dare la sua risposta definitiva. Dunque nella giornata di oggi è attesa la decisione inappellabile del mister toscano, che probabilmente avrà voluto mettere al corrente la famiglia del contenuto del colloquio con i dirigenti pescaresi e sapere anche il parere dei suoi prima di dare una risposta, che si suppone affermativa, al progetto che gli è stato sottoposto. Una volta sistemata la questione panchina, si apriranno per davvero le danze sul mercato, tra sogni, suggestioni e ipotesi concrete. Ieri, ad esempio, in città è iniziata a circolare prepotentemente la clamorosa idea del ritorno ter di Josè Machin, che dal 1 luglio sarà svincolato, avendo risolto ufficialmente il contratto con il Monza. Tra ingaggio e commissioni, però, le cifre dell'affare restano altissime. Da Terni, invece, sostengono che il Pescara abbia realmente in mano il centrocampista olandese Kees De Boer, che si svincola dalle Fere, e che stia facendo un pensierino anche a Francesco Donati, terzino destro.
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