Davide De Lellis vuole fare la storia del pugilato all'Allianz Cloud di Milano
In caso di vittoria potrebbe detenere 2 cinture, una italiana e una internazionale, in 2 categorie diverse
Un teatro storico e un ruolo da protagonista per una notte che può aprire le porte della storia a Davide De Lellis. Il pugile di Spoltore, infatti, già detentore del titolo Ibo del Mediterraneo, sabato sera sarà tra i grandi protagonisti all'Allianz Cloud di Milano del TAF 11 - The Art of Fighting, l'evento che segna il grande ritorno del pugilato in un'arena che nell'immaginario collettivo italiano segna i grandi momenti di sport e musica. Il campione abruzzese sfiderà Mohamed Elmaghraby per la cintura italiana dei mediomassimi in un match attesissimo che si preannuncia come uno dei più incerti e spettacolari di una card di livello assoluto e che prevede anche le sfide tra l'imbattuto Jonathan Kogasso (16-0), già Premio Rocky Marciano, e il francese Brandon Deslaurier (19-5) nei pesi massimi leggeri, tra Dario Morello (25-1) e lo svizzero Faton Vukshinaj (17-1, 2 pareggi) per il titolo Ebu Silver dei pesi medi, tra Paolo Bologna e Nicholas Esposito per il titolo IBF Mediterraneo dei superwelter e il match tra Francesco Paparo e Catalin Ionescu che si contenderanno il titolo tricolore dei superpiuma. Con curve e tribune esaurite già settimane prima dell'evento, TAF 11 registra una prevendita da record per la boxe italiana e per De Lellis c'è la concreta possibilità a fine serata di detenere due allori. Il primo lo ha conquistato a casa lo scorso aprile, quando a Montesilvano ha battuto il maltese Christian Schembri bissando, dopo una sola settimana, una vittoria internazionale di un atleta abruzzese dopo la conquista dell'Ebu Silver dei superpiuma della pescarese Jasmine di Felice ai punti sulla britannica Katie Smith. Per “The Brave” - questo il nomignolo del campione di Spoltore – l'incontro di Milano rappresenta l'apice di una carriera assai particolare. De Lellis, infatti, che nel 2020 aveva deciso di appendere i guantoni al chiodo per dedicarsi al lavoro e alla famiglia. Il richiamo della sua grande passione per la boxe, però, è stato troppo forte e il professionista pescarese, fermo da 2 anni a causa di un timpano rotto (infortunio subito durante un match del 14 dicembre 2019) e della pandemia, ha deciso poi di risalire sul rin: da allora la sua scalata è stata prepotente e a furia di vittorie e di prestazioni d'autore è arrivato ora a giocarsi la possibilità di ritoccare in meglio uno score personale già pazzesco (11 vittorie, di cui 4 per k.o., 3 pareggi e 3 sconfitte) addirittura salendo di una categoria. Quella naturale di “The Brave” è infatti rappresentata dai supermedi, adesso ha la chance di diventare contemporaneamente campione in due diverse. Sulla strada per la storia c'è però Momo Elmaghraby, di origini egiziane ma residente a Monza da dall’età di 12 anni, che vanta un record netto di 12 vittorie e viene dall'ottima vittoria nella rivincita con Leonetti. Dopo Luca Spadaccini, il "Lupo di Roccamontepiano" che è stato battuto due volte, un altro abruzzese proverà adesso a portare la cintura in Abruzzo e al suo angolo avrà tutta la regione a fare il tifo per lui.

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