Prima squadra

Reazione tardiva, passa la Torres (1-2)

All'Adriatico è andata così....

25.10.2023 21:08

A dispetto della folle gestione dei calendari della Lega, il pubblico pescarese affolla numeroso l'Adriatico per il big match con la capolista Torres. Diciamolo subito, le attese della vigilia sono state ampiamente ripagate dallo spettacolo offerto in campo. Pescara e Torres se le danno di santa ragione fin dall'avvio. Sardi ben messi, biancazzurri con la formazione annunciata, a dimostrazione che Zeman ha scelto i titolari che difficilmente cambierà in futuro. 

La prima occasione è di marca ospite: Mastinu su punizione da posizione defilata calcia forte e trova la deviazione di Antonelli, serve il miglior Plizzari per evitare la capitolazione.

Risposta immediata affidata a Cuppone: destro a fil di palo con Zaccagno reattivo.

Si va avanti con spunti alternati, Merola e Accornero mettono spesso in difficoltà i dirimpettai, esattamente come Kujabi, la cui incornata impegna di nuovo Plizzari. 

Che la Torres non sia capolista per caso è chiaro a tutti da un pezzo, il Pescara ne soffre l'intraprendenza per tutta la prima frazione. Zeman cambia in avvio di ripresa De Marco e Cuppone con Manu e Tommasini.

Ma il film del match non muta di una virgola. Biancazzurri lenti e prevedibili, sardi sempre col piede pigiato sull'acceleratore. Senza timore, sfrontata la Torres che trova il meritato vantaggio. Plizzari arriva sulla conclusione di Scotto, ma nulla può su Masala. Nemmeno il tempo di riorganizzare le truppe e lo 0-2 è servito. Stavolta è un cadeau biancazzurro, Scotto impacchetta e ringrazia sotto al settore occupato dai 75 supporters rossoblu.

Adesso però il Pescara riesce finalmente a reagire. Squizzato disegna l'assist giusto per Merola che insacca da due passi in scivolata. Gli ottomila dell'Adriatico danno una grossa mano, il pareggio sembra cosa fatta in due occasioni. Sponda di Manu e sassata di Moruzzi prima, dribbling secco e tiro a giro di Cangiano poi. Ma è sempre la traversa a strozzare in gola l'urlo del pubblico di casa. Il pareggio sarebbe cosa buona e giusta, Brosco per Merola che si inceppa davanti a Zaccagno.

Il pressing biancazzurro continua fino al triplice fischio, la Torres stringe i denti e con un pizzico di fortuna si salva. Il big match fa volare proprio i sardi, ora con sei lunghezze di vantaggio su un Pescara dalle ridimensionate velleità.  

PESCARA (4-3-3): Plizzari ; Pierno Brosco Mesik Moruzzi; De Marco (1'st Manu) Squizzato Tunjov (27' st Aloi); Merola Cuppone (1' st Tommasini) Accornero (27' st Cangiano). All. Zeman. A disposizione: Ciocci, Milani, Di Pasquale, Masala M., Vergani, Floriani Mussolini, Mora, Pellacani, Staver, Dagasso, Franchini

TORRES (3-4-1-2): Zaccagno, Fabriani Antonelli Dametto; Zecca (18' pt Masala A.) Kujabi Cester (30' st Siniega) Ruocco; Mastinu (38' st Pinna); Scotto Fischnaller (38' st Menabò). All. Greco. A disposizione: Garau, Sanat, Pelamatti, Mandrelli, Diakite, Verduci, Nunziantini, Goglino. 

Arbitro: Delrio di Reggio Emilia

Reti: 13' st Masala A., 17' st Ruocco, 20' st Merola

Ammoniti: Mastinu, Pierno, Ruocco, Fischnaller, Masala A., Cangiano

Note: recupero 1' pt, 5' st; spettatori 7.146 per un incasso di 65.524 euro (75 gli ospiti)

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