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FULL METAL ZEMAN - "Il Signore delle Triangolazioni – Le Tre Turris"

Nuovo appuntamento della seconda rubrica firmata PS24 & GZ

22.03.2023 00:01

Ecco il nuovo appuntamento con la rubrica “Full Metal Zeman”, che PescaraSport24 offre ai suoi lettori in collaborazione con il Gruppo Zeman. Il titolo dell'uscita odierna, firmata da Gioacchino Piemonte, una delle firme di punta del laboratorio culturale-popolare fondato sui principi zemaniani, è"Il Signore delle Triangolazioni – Le Tre Turris". Buona lettura!

Potevamo scegliere verticalizzazioni o sovrapposizioni. La rima che accomuna questi termini avrebbe contribuito a non cambiare la musica scandendo alla perfezione la melodia e restituendo il significato della voce “spettacolo”. Che deve continuare a prescindere da quando inizierà realmente. 

Gaetano Fontana, tecnico della Turris ed ex giocatore del Napoli, tra le tante, ha dedicato una vera e propria poesia d’amore a Zeman, raggiungendo il picco di romanticismo nella definizione di “santo del calcio” senza troppa paura di sfociare nella blasfemia. Tra illuminazione, innovazione, metodologia e mentalità ha poi dato seguito ai bellissimi e sinceri versi chiedendo al boemo un autografo del libro dopo la partita e regalando una magnifica fotografia di coerenza e di un rispetto che sa molto di venerazione. Verrebbe da chiedersi per quale motivo in un momento così drammatico per il nostro calcio sotto tanti punti di vista, compreso quello economico, un potenziale Re Mida per giocatori e società in termini di creazione di valore non rappresenti un riferimento e un’occasione per tutti, ma rimanga confinato all’interno della Serie C. Senza andare a scomodare il termine “avanguardia” in relazione a concetti che vengono definiti moderni solo ora e ai famosi allenatori di proposta che addetti ai lavori e tifosi sognano di vedere seduti in panchina. Impotenti dinnanzi alla mancanza di risposte, fronteggiamo una delle tante contraddizioni del nostro paese a tutte le latitudini e longitudini guardando il bicchiere mezzo pieno. Pieno di acqua del meraviglioso mare di Pescara e di entusiasmo dell’altrettanta meravigliosa gente abruzzese. Punto di partenza, tappa del viaggio e allo stesso tempo punto di arrivo. 

Si è finalmente sbloccato Merola, sopprimendo l’eccessiva frenesia di voler incidere a tutti i costi portandosi dentro il peso delle occasioni sciupate e alleggerendo il suo talento per il futuro. Sappiamo che il mister si aspetta la differenza da lui. Ottimi spunti da un ispirato Kolaj, che continua a fornire ottimo materiale per poter lavorare sulle scelte e sulla qualità delle giocate. Grandi risposte da un ritrovato e rigenerato Palmiero, coadiuvato in mezzo al campo dai non più sorprendenti sprazzi di alt(r)a categoria di Rafia. Per Crescenzi e Milani la parola d’ordine è affidabilità. Mesik ormai più di Boben. 

Gli applausi dell’Adriatico non sono in ogni caso riusciti a contrastare il frastuono e le urla di festa dell’Arechi, dove il Catanzaro di Vivarini ha certificato con pieno merito la distruzione del campionato conquistando la promozione in B 17 anni dopo l’ultima volta, ad una settimana da una trasferta che per gli uomini di Zdenek definire stimolante è più che riduttivo. Gettando la terrificante parentesi messinese in pasto all’oblio, si prosegue sempre un passettino alla volta. Perché sono i dettagli di ogni partita a definire il quadro d’insieme. Gioacchino Piedimonte

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