Prima squadra

Pescara già primo da solo. Ma può e deve migliorare

2 punti di vantaggio sulle inseguitrici, anche se è presto per guardare la classifica

20.09.2021 13:54

D'accordo, è ancora presto - anzi prestissimo - per fare bilanci o esaltarsi, ma se dopo 4 giornate di campionato, pur non particolarmente brillando, il Pescara è primo, imbattuto e con 2 punti di vantaggio sulle inseguitrici qualcosa vorrà pur dire. Scrollarsi di dosso il retaggio degli ultimi due, pesantissimi anni non era affatto semplice e l'avvio di campionato è dunque assai promettente. 3 vittorie ed un pareggio, miglior attacco del Girone con 8 gol (gli stessi dell'Olbia battuto nel primo turno di Coppa Italia) e tanti, tantissimi margini di miglioramento: ecco ciò che brilla in questo avvio di 2021-22 in casa Delfino. Certo, non è tutto oro quel che luccica, perchè c'è tantissimo da migliorare e bisogna lavorare anche molto, ma nel cantiere aperto chiamato Pescara ci sono tante note liete. a prima? Lo spirito di gruppo. Una squadra che vince per 3 volte 2-1 quasi al fotofinish, significa che è già fisicamente a buon punto e, soprattutto, che ha voglia e capacità di non mollare mai, caratteristica imprescindibile in ogni squadra e ancor di più nel campionato di serie C. E se si vincono partite come quella di Pontedera contro il Montevarchi, soffrendo soprattutto nel primo tempo e al termine della prestazione meno positiva di tutto l'anno, il segnale è assai positivo. Questo Pescara infatti ha ancora ampi margini di miglioramento ed il suo processo di crescita è appena iniziato e di certo non può far registrare passi indietro. Due in particolare gli aspetti da migliorare: la tenuta difensiva, ancora troppo flebile (sono troppi già 5 gol al passivo, se si conta ad esempio che il Siena ne ha incassati 0), e la circostanza che i gol stanno arrivando in prevalenza dai difensori e dai centrocampisti e non dagli attaccanti. Segnale, questo, assai importante: significa che quando il tridente, a prescindere dai tanti interpreti in dote che verranno via via utilizzati, inizierà a carburare davvero, i gol fioccheranno. A proposito: ad oggi il riferimento centrale che sembra essere imprescindibile è De Marchi, l'unico che sa vestire i panni del primo difendente (ripiegamenti, pressing e contrasti) e del regista avanzato o stoccatore all'occorrenza (fa giocare bene gli altri con tanto spirito di sacrificio e buona lettura dei movimenti dei compagni).  Nel 3-4-3 di Auteri gli esterni d'attacco sono portati ad accentrarsi, ecco perchè ai pendolini di fascia è chiesto un lavoro importante e assai dispendioso: finora le risposte sono state positive, il feeling ed i meccanismi però vanno ancora oliati. Ed è questione di tempo. La rosa lunga, poi, aiuta: in un campionato che propone 5 sostituzioni, poter cambiare praticamente mezza squadra a gara in corsa con elementi di livello praticamente pari ai titolari è un aspetto non secondario. Al momento ci sono solo sorrisi in casa Delfino, ma non gratuiti: c'è infatti la consapevolezza che il cammino è ancora lunghissimo e insidioso e che alcune delle corazzate annunciate, ora ancora imballate, alla lunga usciranno fuori. Ma essere là davanti, finalmente, è una novità alla quale negli ultimi 2 anni il popolo biancazzurro non era più abituato. E se il buongiorno è vero che si vede dal mattino…..

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