
Cerri: "Abbiamo il dovere di dare il 110% per onorare al meglio la maglia che indossiamo"
Alberto Cerri non è il classico centravanti zemaniano. Ma è l'unica prima punta di ruolo a disposizione, stante l'indisponibilità di Gilardino e la circostanza che ZZ veda il rientrato Bahebeck come esterno ("sempre che non faccia il giardalinee e si applichi", Zeman dixit). Un intero girone e qualche gara in più con il falso nueve, con Zeman invece sempre con un centravanti vero. Ma cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto è mutato una sola volta, contro il Genoa. La manita del Delfino al Grifone aveva illuso. Alberto Cerri, un numero nove vero, si era distinto tra i migliori. Un altro gol, purtroppo inutile, nelle successive gare, poi il nulla. Come a Bergamo, troppo solo per poter incidere. Nel post Atalanta – Pescara 3-0, Alberto Cerri si illumina solo quando pensa alla convocazione in Under 21 e alla cavalcata della Spal, sua ex squadra («sono contento per il club, se lo merita»), in serie B, ma non nega le difficoltà del suo Delfino. «Nel primo tempo ci abbiamo provato con tutte le nostre forze e siamo stati anche sfortunati, ma resta il fatto che non siamo riusciti a disputare una delle migliori partite, siamo andati davvero male purtroppo», dichiara. Ha lottato come un leone tra Caldara, Toloi e Masiello ma invano. Troppo forti fisicamente i difensori nerazzurri per provare a far male, senza l’ausilio di altre punte di ruolo. «Sono troppo solo in avanti? Non è facile giocare quando la squadra si allunga ed i difensori avversari ti chiudono tutti gli spazi, i giocatori dell’Atalanta hanno una struttura fisica superiore alla nostra e abbiamo patito questo aspetto. Bahebeck è rientrato, è un giocatore importante e ci potrà dare una grossa mano da qui alla fine. Il calo nella ripresa? Non credo sia dovuto ad un aspetto fisico». Ma come si può andare avanti con positività? «Abbiamo il dovere di dare il 110% in ogni partita per provare a fare più punti possibile ed onorare al meglio la maglia che indossiamo, poi a fine campionato tireremo le somme», chiude la punta ex Spal che ora con il compagno Valerio Verre ha raggiunto il ritiro della Nazionale Under 21. La rappresentativa azzurra sarà impegnata in due amichevoli che vedranno l’Italia opposta alla Polonia giovedì 23 marzo (ore 20.45, Cracovia) e ai pari età della Spagna lunedì 27 marzo (ore 21, Stadio Olimpico di Roma). Per i 26 Azzurrini convocati da Luigi Di Biagio sarà una sorta di prova generale del Campionato Europeo contro altre due finaliste del torneo continentale in programma dal 16 al 30 giugno proprio in Polonia. Tra i convocati anche la punta Favilli dell’Ascoli che radiomercato sostiene essere nel mirino del Pescara per la prossima stagione, con la regia della Juventus. Il suo manager, Donato Di Campli, era in tribuna allo stadio Atleti Azzurri d’Italia ed è in contatto con la dirigenza biancazzurra anche per altre ipotesi di lavoro
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