
Numeri e statistiche del Pescara oggi dicono che...
L'analisi
I numeri e le statistiche non mentono, anche se non fotografano puntualmente ogni aspetto. Il Pescara che ha iniziato a preparare la gara con la Carrarese però trova nei dati complessivi delle sue prime 7 gare più spunti di riflessione e qualche paradosso. La banda Vivarini ad oggi è la peggior difesa del campionato cadetto, con 14 reti incassate dopo aver subito gol in ogni partita alla media di 2, ma al tempo stesso, pur senza un bomber di razza, ha il terzo attacco più prolifico del torneo, insieme a Cesena, Avellino, Carrarese e Sudtirol, dietro il tandem Frosinone-Palermo a quota 13, 2 in più dei biancazzurri. Appare dunque del tutto evidente che serve in primis migliorare la fase difensiva, trovando solidità e compattezza che solo a sprazzi si sono viste in questo primissimo scorcio di stagione. Il centrocampo deve proteggere di più e meglio i 3 centrali, che sulle corsie esterne hanno il sostegno di terzini che per ora, date le caratteristiche naturali, si sono messi più in mostra in fase di spinta (esempio Oliveri, autore di 3 gol) che non non nei ripiegamenti. Ma c'è dell'altro. Se Seba Desplanches, al netto di qualche incertezza (vedi terzo gol del Cesena e quarto della Samp, comunque ininfluenti ai fini del risultato finale) è stato sempre tra i migliori in campo vuol dire che l'estremo è stato sin troppo sollecitato e che senza le sue prodezze lo score in negativo poteva essere ben più ampio. Basti pensare che l'ex portiere dell'Under 21 è quello che ha effettuato più parate in tutto il campionato, ben 31 in 7 partite, 4,4 a match, con media delle reti evitate pari a 3,6. Dunque, il Delfino - che a metà ottobre è ancora un cantiere aperto - concede ancora tanto, anzi troppo agli avversari: una matricola che ha come obiettivo la salvezza deve necessariamente invertire questo trend. In fase offensiva il rapporto tra occasioni create e reti griffate è certamente buono: il Pescara capitalizza tanto in rapporto a quanto riesce a produrre ma anche sotto questo punto di vista ci sono dati del tutto peculiari. Prendendo in esame i risultati alla fine dei primi tempi, il Delfino avrebbe 8 punti in questa speciale classifica, dunque 3 in più rispetto agli attuali 5 conquistati dopo 7 giornate, ma tutti i punti messi finora in cascina, esclusivamente conquistati in casa, sono arrivati grazie a gol siglati dal 68' in poi di ogni gara: 79' Olzer e 91' Di Nardo nel 2-2 con il Venezia, 68' e 71' Oliveri, 80' Meazzi e 92' Merola nel 4-0 all'Empoli e 95' Meazzi nel pari al fotofinish col Sudtirol. Al di là dei freddi numeri, questa circostanza testimonia una condizione fisica generale già buona e la tendenza a lottare e a non mollare mai della squadra, pur all'interno di un andamento ancora troppo altalenante di partita in partita e all'interno di una stessa gara. La partenza in campionato della truppa, insomma, al netto degli avversari affrontati (ben 4 candidate alla promozione diretta) è stata con il freno a mano tirato e sembra avere sinistre analogie con l'ultima apparizione in cadetteria, quella con 3 cambi in panchina (Oddo-Breda-Grassadonia) e della mesta retrocessione. Le 2 stagioni nascevano da premesse diametralmente opposte (salvezza thrilling ai playout nel 2020, promozione via playoff adesso) ma numeri simili dopo 7 gare. Il Pescara 2020-21 era ultimo a 4 punti insieme a Cremonese, Ascoli ed Entella (poi retrocessa anch'essa), con avanti di un punto il Cosenza e di 2 altre quattro squadre, oggi ha dietro solo lo Spezia, squadra dalla quale è lecito aspettarsi una lesta risalita essendo attrezzata per un campionato di vertice, e il Mantova, contro il quale ha perso lo scontro diretto come con la Samp, che ora è a braccetto con il Delfino ma che ha conquistato tutti i suoi punti nelle ultime 3 gare.
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