Di buono? La vittoria e poco altro di più
Era importante tornare a fare bottino pieno all'Adriatico
Vincere senza convincere per una volta può anche andare bene. Per il Pescara, infatti, era importante tornare a fare bottino pieno all'Adriatico, dopo 50 giorni dall'unica vittoria fino a ieri maturata sul campo amico. “Era importante vincere, non il come”, ha puntualmente confermato Rauti nel post gara e in effetti non ha torto: i 3 punti pesano tanto e non potevano essere lasciati per strada. Paradossalmente una vittoria sofferta può giovare di più di una “piena”: aiuta a mantenere alta la concentrazione e a continuare a lavorare senza mollare la presa. E, soprattutto, aiuterà chi di dovere a continuare a plasmare il Delfino in un modo migliore di quanto finora visto: la partita con la Fermana, al netto del cambio modulo, ha confermato le lacune già note (una difesa insicura e traballante, poco protetta anche da un centrocampo più folto rispetto alle altre uscite) e i punti di forza che già si conoscevano (l'attacco prolifico). Vincere per iniziare la risalita e non far diventare l'Adriatico un tabù era l'imperativo categorico della vigilia: missione compiuta, ma è ovvio che non ci si può accontentare.
Ancora una volta il Delfino ha sofferto sulle transizioni negative e nei duelli sulle seconde palle, ma ancora una volta la forma fisica si è dimostrata buona (quanto durerà?) e le individualità di spicco (da Di Gennaro a De Marchi). La vetta ora è distante 5 lunghezze, si è accorciato rispetto al calcio d'inizio del match con la Fermana, ma all'orizzonte ci sono due gare insidiosissime, martedì in casa col Modena e sabato in trasferta a Siena: qui ci si gioca non una fetta di campionato, ma almeno un pezzo del titolo di “Campione d'Inverno”, che verrà assegnato poco prima della riapertura del mercato quando il club dovrà innestare un centrocampista di quantità e un difensore di spessore.
Con 17 gol il Pescara è la squadra più prolifica del girone ma sono14 le reti subite: nonostante ciò che dice il trainer, l'equilibrio è ciò che manca ancora a questo Pescara. In tutti i sensi…
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