Prima squadra

Sebastiani: "Ecco perché non abbiamo preso Cacciatore. Sulla società vi dico.."

A Rete8 il punto del presidente

13.10.2020 10:39

A CURA DI RICCARDO CAMPLONE -
Cosa bolle in pentola in casa Pescara? A “Solo Calcio”, programma di Rete8 condotto da Massimo Profeta, il presidente Sebastiani ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla non conclusione della trattativa con Fabrizio Cacciatore, difensore svincolato che vanta 200 presenze in Serie A con Sampdoria, Cagliari e Chievo: “Sulla vicenda Cacciatore non c’è nessun motivo fisico e su questo ci tengo a dirlo per correttezza nei confronti del ragazzo. A Pescara tutti sanno che dal momento che noi abbiamo l’accordo con la clinica Pierangeli facciamo uno screening ad un calciatore, per cui il ragazzo si sarebbe sottoposto agli stessi controlli. Se ci fossero stati dei problemi sarebbero usciti fuori ma questo non è un problema, io personalmente parlai anche con il suo procuratore, Di Campli, e non ci furono problemi. Lo staff tecnico ed i direttori hanno ritenuto, parlando insieme, che se servisse qualcuno doveva essere un centrale di ruolo ed a quel punto si è deciso di non andare avanti con la trattativa. Perché il giocatore ne ha risentito sui social? Questo è un problema suo, sicuramente non se la può prendere con noi perché non abbiamo assolutamente aperto bocca su nulla, riguardo la sua situazione e tantomeno sulle condizioni. Siccome ho due direttori ed un allenatore hanno ritenuto di non andare avanti con la trattativa io ho preso atto. Avanti così fino a gennaio? Oggi trovare giocatori che hanno smesso di giocare al 5 ottobre con un’altra squadra liberi non ce ne sono e se ci fossero non giocheranno da giugno e chi addirittura prima a causa del lookdown. Lista over ancora aperta? Non abbiamo problemi con le fuori liste ma sicuramente un numero importante di giocatori ma per fortuna ci sono tanti giovani, che non vanno in lista, e se domani dovessimo trovare un giovane svincolatosi al 5 ottobre e ci piace lo prenderemo.”
Sulla cessione della società: “Ci sto lavorando e questo non è un bellissimo periodo per chi volesse fare un investimento nel mondo del calcio, considerando quelli che sono i tanti punti interrogativi che ci sono, soprattutto in questo momento, però ci sono interessi importanti e ci sto lavorando. Chiaramente, proprio perché si parlano di trattative serie, non esce nulla e non sono usciti nomi e nessuno ha bisogno di farsi pubblicità. Sono imprenditori del calcio oppure no? Questo è un mondo, nel quale si entra, o come facemmo noi al tempo, per cercare di mettere in piedi un gruppo di persone per cercare di salvare una situazione come quella del Pescara, oppure uno che è innamorato di questo sport ed abbia voglia di investire. Poi c’è la terza linea, ovvero dei truffatori, che hanno bisogno di farsi quattro soldi e spariscono dopo 3 mesi. Sono neofili? Nessuno è neofilo in questo sport, anche chi è ha da parte sua dei consulenti. C’è un buon 50% anche se in questo momento anche io farei lo stesso discorso per chi deve investire nel calcio. Se non ci fosse stata questa situazione con questi interlocutori avrei dato anche un bel 90%. C’è la possibilità di arrivare a questa conclusione e se ci si arrivasse darò le mie disponibilità, non a rimanere ma restare vicino per i primi 6 mesi per dirigerli sotto l’aspetto delle sfaccettature di questa società. È evidente che dopo 5-6 mesi di affiancamento dovranno andare avanti con le loro gambe se decideranno di entrare nel Pescara. Si sono fatti i nomi di Della Valle e Pessina ma posso confermare che non c’è nulla.”

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