
Iaconi: «Si vede già l’impronta di Zeman, ma..»
Intervista de Il Centro
Pescara, segui Zeman e ti divertirai. Ma non mettere pessioni alla truppa. In estrema sintesi, è questo il pensiero (in realtà ben più articolato) espresso da da Ivo Iaconi, ex allenatore del Pescara che segue con interesse il processo di ricostruzione del Delfino, a Il Centro.
Con il debutto in coppa Italia sono arrivati i primi giudizi. Ancora presto per le sentenze, ma un’idea sul Pescara che verrà può essere già sviluppata: «Contro la Triestina si è vista una chiara impronta zemaniana, la squadra ha creato un numero impressionante di palle gol e in fase offensiva i biancazzurri si sono espressi su buoni livelli. Certo, bisognerà trovare un equilibrio in campo, ma in questa fase è un aspetto normale che potrà essere corretto a breve. Se attacchi con tanti uomini rischi il contropiede avversario, però il processo è appena iniziato e sono convinto che il Pescara disputerà un buon campionato. Lavorare con tanti giocatori non è semplice, anche se negli ultimi anni una situazione del genere ha interessato molti club. Di sicuro con oltre 30 giocatori ci sono difficoltà nell'organizzazione del lavoro, soprattutto quello tattico. Zeman aveva il vantaggio di conoscere molti elementi, perciò ha potuto effettuare una scrematura senza particolari affanni. La retroguardia è da rivedere, non solo negli uomini, ma nell’atteggiamento che coinvolge l’intera impostazione. I centrali vanno protetti e Zeman lo sa. Ganz?È un attaccante forte. Dopo la buona stagione a Como e quella a Verona dove ha giocato poco, dovrà dimostrare di essere all'altezza di una piazza esigente e ambiziosa».
Iaconi mette in guardia i biancazzurri. «Tutti devono capire che quest’anno si riparte da zero. La certezza è Zeman che per me riuscirà a fare un bel torneo, ma non bisogna avere l’assillo di vincere a tutti i costi. Questa è una squadra che dovrà crescere gradualmente nel corso della stagione, anche se spesso le favorite principali per la promozione sono le tre retrocesse. Oltre a loro, il Frosinone è la squadra più accreditata per la A. Chi mi incuriosisce? Zeman, quando deciderò di andare a vedere una partita di B non avrò dubbi, andrò all’Adriatico che sarà garanzia di spettacolo e divertimento. Paragoni tra il Pescara attuale e quello del 2011-12? I punti in comune ci sono, ad esempio la presenza di tanti giovani promettenti. Poi bisognerà vedere se questi ragazzi talentuosi diventeranno grandi calciatori, come è accaduto per Verratti, Immobile e Insigne. Di sicuro la squadra è stata fatta in base alle indicazioni dell'allenatore. Si è seguita una filosofia adatta alle esigenze di Zeman con l’acquisto di giocatori che hanno determinate caratteristiche tecniche, fisiche e comportamentali». Domani il Pescara affronta il Brescia, un’altra sua ex squadra. «Con Cellino è arrivata la svolta, ora cambieranno le ambizioni del club e le aspettative dei tifosi»
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