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Parla Addesi, l'unico abruzzese alle Paralimpiadi

"Vado a caccia di una medaglia. E punto anche a Parigi2024"

12.08.2021 00:01

Pierpaolo Addesi è pronto per provare a regalare all'Abruzzo e all'Italia una medaglia. Il campione di Torrevecchia Teatina, infatti, sarà l'unico abruzzese presente alle Paralimpiadi che scattano a fine mese e ieri, di rientro da Livigno e prima della partenza per il ritiro della Nazionale a Rovere, ha raccontato speranze e prospettive della sua nuova avventura martedì nella sala stampa della Regione in Piazza Unione, alla presenza dell’assessore regionale allo Sport, Guido Quintino Liris, di Mauro Sciulli, presidente Cip (Comitato italiano paralimpico regionale) e di Enzo Imbastaro, presidente Coni Abruzzo.

«Sicuramente ho ancora qualcosa da mettere a puntino a livello di preparazione, ma ci sono ancora un paio di settimane per rifinire il tutto e lo farò nel mio Abruzzo, vicino a Rocca di Mezzo. Saremo in ritiro fino al 22, poi il giorno dopo avremo il volo da Roma che ci consentirà di poter usufruire di 10 giorni di lavoro anche a Tokyo», le parole di Addesi, alla sua quarta partecipazione ad una Paralimpiade dopo Pechino2008, Londra2012 e Rio2016. Addesi sarà impegnato in due prove: il 31 nella cronometro, il 3 settembre nella prova in linea. «Il primo appuntamento sarà più che altro un test in vista di quello che è l'obiettivo principale, dove saremo in due a vestire la maglia azzurra (l'altro è Andrea Tarlao, abruzzese di adozione data la militanza nel team Go Fast di Roseto, ndr) ma senza avere gerarchie delineate. Sarà la strada a decidere il capitano, la mia aspirazione è quella di riuscire a lottare per una medaglia. Il percorso sembrerebbe essere adatto alle mie caratteristiche, è molto duro e selettivo specialmente nel finale, e non temo il caldo o l'umidità, ma la concorrenza è agguerrita e di livello. La speranza è quella di riportare a casa qualcosa di buono, una medaglia sarebbe davvero una ciliegina sulla torta di tutta la mia carriera. Il ritardo di un anno è pesato, sia a livello fisico sia a livello mentale, ma sono pronto e voglio fare bene. A Pechino l'Italia ha preso l'oro e a Rio il bronzo, adesso spero possa essere io a regalare una grande gioia a tutto il movimento». Quella di Tokyo potrebbe non essere l'ultima partecipazione paralimpica di Addesi. «Sono una persona che guarda sempre al futuro», chiude, «e l'appuntamento di Parigi non è lontano, quindi penso che non mi fermerò qui».

L'assessore Liris ha confermato il sostegno della Regione al suo alfiere: «Per noi è un grande orgoglio avere un rappresentante come Pierpaolo, lo sport ed i campioni sono l'immagine bella del nostro Abruzzo. Il fatto che Addesi sia l’unico abruzzese a partecipare alle Paralimpiadi – ha affermato Liris – non può che rafforzare i sentimenti di affetto e stima nei confronti di un atleta di grande spessore che rappresenta uno dei nostri simboli migliori sia per quello che è riuscito a fare in passato sia per le emozioni che sarà in grado di regalarci tra qualche settimana. Come Regione – ha proseguito Liris – stiamo investendo molto nello sport sia per i messaggi positivi che riesce a veicolare sia per i valori che sa tramettere soprattutto alle giovani generazioni. Nello sport non ci sono scorciatoie – ha aggiunto l’assessore – e generalmente prevale chi si impegna di più ed unisce al talento il sacrificio e l’abnegazione. Alle Olimpiadi tutti gli atleti abruzzesi, nonostante non siano riusciti a conquistare medaglie, sono stati capaci di ritagliarsi spazi importanti ed ora ci auguriamo che anche alle Paralimpiadi il team azzurro, in primis il nostro portacolori Addesi, riesca a togliersi grandi soddisfazioni e magari a regalarsi ed a regalarci quella medaglia che è mancata alle Olimpiadi. La Regione Abruzzo, intanto, attraverso un emendamento alla Finanziaria, ha deciso di sostenere, con uno stanziamento complessivo di 50 mila euro, gli atleti, residenti in Abruzzo, che abbiano preso parte parte ad Olimpiadi e Paralimpiadi per eventuali spese connesse a tale partecipazione».

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