3 punti per salvare la panchina di Colombo

Anche nell'infrasettimanale il Pescara ha dovuto rimandare l'appuntamento con la vittoria, che in trasferta manca da metà dicembre (dall'acuto di Monopoli dell'11), ma mister Alberto Colombo ha preferito guardare gli aspetti positivi a distanza di soli 3 giorni dalla debacle interna col Foggia, che ha scatenato la contestazione dei tifosi. A gennaio in molti a Pescara si aspettavano la svolta, invece il Pescara ha avuto un ruolino di marcia pessimo: in 4 partite sono arrivate 2 sconfitte, 1 vittoria (al novantesimo contro l'ultima in classifica) e 1 pareggio. Aggiungendo a questo score la prima gara di febbraio, lo 0-0 col Monterosi che è anche il primo “risultato ad occhiali” dell'anno per la truppa, sono stati appena 5 i punti conquistati nel 2023, un ritmo da retrocessione più che da play off. Con il 4-0 rifilato dal Foggia è arrivata la settima sconfitta nelle ultime 11 partite e dal 27 novembre in poi, sono appena 8 i punti conquistati. Pochi, troppo pochi. Difesa traballante ed attacco spuntato: nelle ultime 7 partite soltanto 3reti realizzate, con18 reti al passivo nelle ultime 11 gare. Da brividi. E' chiaro, ma ormai lo si dice da tempo, che urge una chiara e netta inversione di tendenza. Colombo si gioca la panchina. Il club ha blindato l’allenatore, ma negli ultimi anni per tanti tecnici del Pescara i mesi di gennaio e febbraio sono sempre stati decisivi. Come dimenticare chel'epilogo delle esprienze di Cuccureddu (gennaio 2010), Marino (febbraio 2014), Oddo (febbraio 2017), Zauri, (gennaio 2020) e Breda (febbraio 2021) si è consumato proprio in questo periodo? Domani, quindi, contro il Potenza sarà vietato fallire, per non rischiare di vedere avvicinarsi ancora il Foggia, ora a -5, e per salvare la panchina di Colombo. Ma il trend interno del Pescara non è dei migliori: 23 dei 43 punti in classifica sono stati infatti conquistati fuori casa, mentre appena 20 all'Adriatico dove si sono registrate anche 3 sconfitte di file a fine 2022.