Prima squadra

Mission Impossible (?)

Il fanalino di coda in casa della capolista Empoli che ha il capocannoniere di B (Mancuso)

09.02.2021 00:12

L'impresa sulla carta appare titanica. Ma la storia del calcio insegna che tutto è possibile, anche che l'ultima in classifica, reduce da 4 sconfitte di fila, batta la battistrata del torneo, che ha una striscia aperta di 15 risultati utili e che vanta il capocannoniere del torneo (l'ex Leo Mancuso). Empoli-Pescara, però, appare davvero una gara dal pronostico chiuso. Troppo ampio il divario in classifica e troppo disastrato il derelitto Delfino degli ultimi tempi per non pensarela diversamente.

Eppure ogni gara parte dallo 0-0. La speranza che i biancazzurri sfoderino una prestazione d'orgoglio all'interno di una gara tatticamente positiva c'è. Illusione? Può essere. Eccessivo ottimismo che sfocia nell'utopia? Forse. Ci sarà la quinta sconfitta consecutiva? Possibile. Anzi, probabile. Il Pescara ha poco da perdere stasera, un ko esterno sul campo della corazzata capolista in teoria è nell'ordine delle cose. Anche se potrebbe portare all'ennesimo ribaltone. "Non sono queste le partite dove fare i punti", si dice nel mondo del calcio quando Golia come da pronostico batte Davide. Eppure se ci si vuole salvare, o almeno provare a lottare per l'obiettivo, da qualche parte i punti bisogna prenderli. E si deve provare a prenderli anche nelle partite "impossibili", soprattutto se in quelle alla portata hai rimediato solo figuracce. Breda, che come noto si gioca il posto stasera, proporrà una partita di contenimento e ripartenze. E per farlo, oltre a rispolverare Machin e altri interpreti non visti dal 1' contro la Reggina, riproporrà anche l'unico assetto che finora ha dato le (poche) certezze di una stagione da incubo.

Il 5-3-2, che ovviamnete nasce come modulo conservativo, non è necessariamente un assetto rinunciatario e "catenacciaro" per natura: la differenza la fanno l'atteggiamento e l'interpretazione. Anche se non hai un Lukaku, i Barella o i De Vrij di turno. Aggredire ogni pallone come fosse quello della vita, mantenere alte intensità e concentrazione per tutti i 90' più recupero, con reparti compatti e linee corte per poi provare a pungere: il copione tattico biancazzurro difficilmente sarà dissimile da questo. Ma è teoria. La pratica la vedremo solo dalle ore 19 in poi. La certezza è che le ore pesanti trascorse, per vari motivi, dal ko con la Reggina al fischio d'inzio qualcosa ha lasciato in dote. Vedremo se sarà una reazione da uomini o il suo esatto opposto.

Mister Breda, pur con poco tempo a disposizione e mille pensieri in testa, ha preparato la sua partita. Vedremo sul rettangolo verde del Castellanio se lo avrà fatto nel modo giusto o meno. Di certo, in caso di ko appare ineluttabile un nuovo ribaltone in panchina. Qualcuno sostiene che possa esserci una promozione interna dal settore giovanile, almeno come traghettatore fino alla sfida di sabato al Venezia, ma a quanto ci risulta si stanno valutando profili di tecnici più esperti (e qualche telefonata è già partita...) Ma è comunque un provare a predire un futuro la cui realizzazione non è certa. Stasera si gioca e il campo sarà - come sempre - il giudice supremo 

 

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