
Pescara - Trapani, il primo round è fondamentale
L'attesa, spasmodica, sta per finire. Il tempo delle finali playoff è ormai prossimo e Pescara e Trapani sono carichissime in vista di questa doppia sfida che deciderà la squadra che accompagnerà Cagliari e Crotone in Serie A il prossimo anno. Di nuovo in finale, un anno dopo. Ma sperando in un epilogo diverso. 356 giorni dopo la beffa di Bologna, quando il Pescara vide festeggiare la A dei rossoblù pur concludendo le 5 gare dei playoff da imbattuto, Oddo ed i suoi hanno una nuova chance. Da non sprecare. In città si respira grande entusiasmo. In pochissime ore, al primo giorno di vendita dei tagliandi per la finale d'andata, sono stati letteralmente polverizzati quasi 14.000 biglietti ed in 16 ore si è poi fatto registrare il sold out. Ma se la tifoseria è tutta un fermento di passione, Oddo predica calma. “Non abbiamo fatto ancora nulla, dobbiamo mantenere i piedi per terra ed alta la concentrazione”, il suo monito che non ammette repliche e che non può che essere condiviso. Ma ha predisposto un bagno di folla nella mattinata con il risveglio muscolare a Piazza Salotto in mezzo alla gente. Il tecnico pescarese è consapevole della forza della sua squadra, ma anche delle insidie che il doppio confronto pone. E non solo perchè la “Cosmic Band” arriva alla duplice sfida finale con una lunghissima serie positiva alle spalle (14 vittorie e 14 pareggi nelle ultime 18 gare disputate) ed ha i vantaggi che la terza piazza conquistata al termine della regular season porta seco (Serie A con due pareggi e seconda gara in casa), ma soprattutto perchè il Trapani non è lì per caso. Organizzazione di gioco, difesa arcigna e contropiede letale: le armi del “Trapani dei Miracoli” sono note anche in riva all'Adriatico. E l'ultimo scontro diretto tra le due compagini ha fatto scuola. I biancazzurri, che riacciuffarono il pari al 92', dovettero chinarsi all'ultima azione utile ad una squadra in rampa di lancio, che qualcuna sosteneva essere un fuoco di paglia. Ed invece era un incendio destinato ad infiammare la Serie B. Lezione imparata? Forse. All'epoca il Pescara stava vivendo il periodo di crisi che, dall'aspirazione della Serie A diretta, era culminato con lo scivolamento ai margini della zona playoff dopo la miseria di 3 punti conquistati in 9 partite. Ma era un altro Pescara. Quello degli ultimi due mesi è del tutto simile per gioco a quello che ha incantato al Provinciale nel girone d'andata, con una prova di forza impressionante che pose fine alla prima serie positiva della stagione dei siciliani. Ma rispetto a quel Pescara, il Delfino del rush finale è più maturo. Ha imparato a soffrire e a leggere meglio i momenti delle partite. E con i gemelli del gol Lapadula – Caprari in stato di grazia, dimenticare Bologna e fare gli ultimi due passi per il sogno Serie A sembra tutto fuorchè utopia... CURIOSITA' - Sarà una gara speciale anche per i due tecnici: Oddo è stato giocatore alle dipendenze di Cosmi nel Lecce 2011/12, quando l'allenatore perugino subentrò prima di Natale a Di Francesco, fresco ex biancazzurro.
Per quanto riguarda i precedenti, sono 16 le sfide a Pescara tra le due squadre, con un bottino di 7 successi biancazzurri, 7 pareggi e 2 vittorie granata ma il fattore campo è saltato in tutte le ultime 4 stagioni in cui le due squadre si sono affrontate, le ultime 3 in Serie B (inclusa la 2015/16) e nella serie C 1973/74. Per ritrovare una vittoria abruzzese in casa, si deve tornare all’1-0 nella serie C del 1969/70, con rete decisiva di De Marchi.
Entrambe arrivano da importanti strisce positive: 11 gare utili per il Pescara (9 vinte e 2 pareggiate), con ultimo k.o. a Terni, 0-1, il 26 marzo scorso mentre sono addirittura 18 le gare senza sconfitta per il Trapani (14 vittorie e 4 pareggi), con l'ultimo K.O. a Chiavari, 0-4 contro la Virtus Entella il 13 febbraio scorso.
Festeggerà il compleanno in campo Matteo Scozzarella, classe 1988, nato a Trieste proprio il 5 giugno.
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