Prima squadra

Giornata fondamentale per la società

06.04.2016 09:36

Giorno fondamentale per il Pescara. Vi sarà infatti l'assemblea straordinaria dei soci, tappa decisiva per molti aspetti. La riunione plenaria sarà importante per affrontare la situazione economico/patrimoniale dopo che il bilancio al 30 giugno 2015 si era chiuso con una perdita di circa 4.6 mln. La gestione della stagione 2014-15 è costata 24,7 milioni di euro, i ricavi sono stati di 18,344 milioni, ma a questi dati bisogna aggiungere alcune plusvalenze realizzate nella prima fase del mercato estivo. La differenza è dunque di 4,691 milioni di euro, ovvero la perdita d’esercizio assorbita in parte grazie al fondo di riserva (pari a circa 2,3 milioni di euro) ed in parte attraverso l’erosione del capitale sociale sceso da 5,5 milioni a 3,2 milioni di euro. Il bilancio chiuso al 30 giugno scorso è stato contestato dall’ex amministratore delegato Danilo Iannascoli che controlla il secondo pacchetto di quote e che resterà comunque nel club. Il Tribunale delle imprese dell’Aquila è stato chiamato nei giorni scorsi a pronunciarsi su tre richieste presentate da Danilo Iannascoli (dimessosi dalla carica di Amministratore Delegato a fine ottobre), ovvero  sulla sospensiva degli effetti del bilancio al 30 giugno 2015, sulla sospensiva del verbale del Cda di approvazione del bilancio e sulla sospensiva del nuovo Cda eletto (Milia e La Morgia i legali del club; Ernesto Rodriguez e il prof. Balestra, invece, gli avvocati che rappresentano Iannascoli). È stata respinta la richiesta cautelativa della sospensiva ma la causa con l'impugnativa non ha ancora visto completare il suo iter. In altre parole: il Tribunale si è espresso solo sulla richiesta di sospensiva e l’ha rigettata nell'imminenza della Assemblea - senza entrare nel merito alla richiesta di Iannascoli - poiché nella  Assemblea  si può "rivedere" il bilancio. La richiesta dell'ex a.d. seguirà i tempi della giustizia ordinaria, che sono più lunghi. Il braccio di ferro sembra destinato a continuare. La ricapitalizzazione non sarà di circa 3 milioni come si ipotizzava inizialmente ma pari ad una cifra tra i 4 e i 4,2 milioni di euro (l’erosione del capitale sociale per assorbire la perdita d’esercizio impone la necessità di ricostituirlo anche se non per la medesima cifra, ma non sembra un problema: in grande percentuale il quantum è già versato dai soci). Circa lo stato patrimoniale, nelle previsioni di Sebastiani, al prossimo 30 giugno il club dovrebbe chiudere tutte le posizioni pregresse ereditate dal passato e guardare con ottimismo ad un solido futuro economico - finanziario. Sarà così?

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