
Attentato a Sebastiani: c'è una condanna
Rete8 ha riportato gli ultimi sviluppi: "2 anni e 6 mesi ad un giovane di Pescara"
Dopo un anno, ecco gli ultimi sviluppi inerenti l'attentato incendiario persso la casa del presidente biancazzurro Daniele Sebastiani. Li ha riportati Rete8, in un pezzo a firma Luca Pompei.
"Un 21enne di Pescara unico condannato per l’attentato incendiario del febbraio di un anno fa a Daniele Sebastiani", si legge nell'articolo. "Archiviate le posizioni di altri due indagati, ma al raid parteciparono complessivamente cinque persone. A pagare, però, sarà soltanto uno, un 21enne di Pescara condannato con rito abbreviato dal giudice del Tribunale di Pescara Antonella Di Carlo a 2 anni e sei mesi, ben oltre quella che era stata la richiesta del Pm Anna Benigni che aveva chiesto due anni".
L'articolo poi ricostruisce la vicenda: "Era la notte tra il 6 ed il 7 febbraio del 2017 quando un boato fece scattare l’allarme nella palazzina di Viale della Riviera dove risiede la famiglia di Daniele Sebastiani, presidente del Pescara. Fiamme alte fino al terzo piano hanno distrutto in pochi minuti il Renegade di Sebastiani e la Smart della figlia. Il Pescara, impegnato nel campionato di serie A, aveva appena subito una pesante sconfitta in casa contro la Lazio per 6-2 e subito l’attenzione degli inquirenti si concentrò su qualche tifoso eccessivamente deluso. Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, gli agenti della Digos coordinati da leila Di Giulio individuarono alcuni giovani che erano riusciti ad introdursi nel cortile della palazzina. In particolare uno di loro, per la sua stazza e la sua andatura, fu rapidamente individuato, su di lui altri riscontri che confermarono la sua responsabilità".
Sulla vicenda anche il principale giornale locale ha dato ampio spazio. Qui in basso, la prima pagina di ieri de Il Centro: "Attentato a Sebastiani, una condanna", il titolo di apertura del quotidiano
Commenti