Prima squadra

Zanon: "Se chiami Zeman e lui accetta è solo per fare grandi playoff"

"Piano piano credo che la squadra incominci ad avere una sorta di identità zemaniana"

21.04.2023 08:01

“Se Zeman è venuto a Pescara è per fare un grande playoff. E se la società in corso d'opera ha chiamato lui vuol dire che ci crede e che vuole provare a non aspettare la prossima stagione per dare l'assalto alla B. Altrimenti non si prende lui”. Damiano Zanon, uno che Zeman lo conosce benissimo, non ha dubbi. “L'obiettivo del mister è arrivare bene fisicamente ai playoff per giocarsi questo mini campionato che scatterà tra pochissimo. La partita col Picerno è solo un antipasto. Si affrontano due squadre completamente diverse, una più strutturata come rosa, il Pescara e l'altra, il Picerno, piena di entusiasmo. Sarà una bella partita, poi è noto: le squadre di Zeman possono fare 5 gol a tutti ma possono prenderne anche 5 da tutti. Bisogna trovare sempre il giusto equilibrio, ma credo che Zeman stia lavorando proprio per trovare una quadra e dare una base solida sulla quale costruire un playoff importante”. Il Picerno è la grande rivelazione del campionato ma contro il Delfino sarà privo del grande ex, quel Francesco Dettori che con Zanon in biancazzurro ha vinto un campionato di C. “Dettori era bravo 12 anni fa e lo è ancora adesso, è sempre stato un giocatore di grande qualità a disposizione delle sue squadra. Non mi meraviglia vederlo a questi livelli, piuttosto mi stupisce chi, come me d'altro canto, a 40 anni ha ancora voglia di mettersi gli scarpini, correre e sudare”, dice col sorriso il difensore dell'Avezzano, che però dall'anno prossimo potrebbe iniziare la carriera da allenatore dopo aver conseguito brillantemente il patentino. “Se Ciccio gioca ancora vuole dire che il fisico glielo consente e che ha una grande passione, ovvero le basi per poter continuare. Ha intelligenza calcistica e senso della posizione per poter stare ottimamente a questi livelli ancora”. Tutto però dipende dal Pescara. “Ho visto le ultime partite e piano piano credo che la squadra incominci ad avere una sorta di identità zemaniana, anche se ovviamente non in modo pieno perchè ci vuole un po' di tempo. Taranto può esser stato un incidente di percorso, ma credo che questo Pescara se sta bene fisicamente può andare lontano. Terzo o quarto posto a fine regular season cambia poco, è vero che ci sono vantaggi ma non poi così determinanti perchè negli anni scorsi ho visto squadre vincere i playoff partendo da quinto o sesto posto. Agli spareggi farà bene chi arriverà meglio dal punto di vista fisico e mentale e su questo aspetto credo che mister Zeman stia lavorando bene, perchè la squadra corre e ha iniziato a recepire il suo modo di fare calcio. Vedo bene il Pescara, insomma, a prescindere dalla gara di domenica”. Nella sua mente ci sono ancora i proverbiali gradoni del boemo. “Quando li fai una volta non te li scordi più”, dice ridendo, “sono del parere che la settimana di lavoro con Zeman è pura fatica ma poi quando vai in mezzo al campo corri più degli altri e ti diverti. La squadra si sottopone volentieri a queste prove perchè poi la domenica ha un riscontro vero e reale”. Del suo fantastico Pescara è rimasto solo Riccardo Brosco, all'epoca imberbe prospetto e oggi senatore inamovibile. “Ricky è sempre stato un bravissimo ragazzo e un buon calciatore, lo ricordo con grande piacere. Dopo l'annata di Pescara ha fatto tanta esperienza in serie B ed è tornato da giocatore che può far pesare davvero la sua esperienza, come in effetti sta facendo. E sarà importante anche per dare consigli ai ragazzi più giovani, avendo già lavorato con il mister e conoscendo benissimo la sua metodologia di lavoro e le sue idee di calcio. La sua presenza è un valore aggiunto a tutto tondo e conoscendo i movimenti difensivi della retroguardia che vuole Zeman può essere assai importante”. Infine una promessa: “Non ho avuto modo di parlare con il mister dal suo ritorno, l'ultima volta che l'ho visto è stato parecchio tempo fa, quando portai Domingo Dalmasso, che giocava con me all'Aquila, a Foggia per farglielo vedere e gli piacque. Adesso vorrei venire a Pescara per i playoff e salutare Zeman e la società”. 

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