
Attesa feBBrile....
Il pubblico delle grandissime occasione per guadagnarsi definitivamente la Finale
La grande attesa. La città è tutta un fermento per la partita di questa sera alle ore 20, quando allo stadio Adriatico-Cornacchia il Pescara affronta l'Audace Cerignola per la Semifinale di ritorno dei playoff, e la passione della tifoseria biancazzurra è diventata davvero travolgente. Ieri la prevendita ha registrato una nuova impennata ad avvicinare sensibilmente il sold out: a ora di pranzo, infatti, era stato già ampiamente sfondato il muro delle 17mila unità già certe sugli spalti per una partita che sulla carta sembra una mera formalità, dato il risultato di 1-4 maturato domenica a campo invertito. Per favorire un accesso più comodo ai tifosi, l'apertura dei cancelli dell'impianto di via Pepe è stata fissata alle ore 18 e la società di casa, considerando l’elevato afflusso, consiglia di raggiungere lo stadio utilizzando mezzi pubblici o modalità di mobilità alternativa, evitando l’uso delle autovetture. Un clima così a Pescara non si respirava da almeno 2 anni, da quella amarissima semifinale di ritorno con il Foggia risolta ai rigori ad oltranza. C'è però una differenza sostanziale rispetto a quella partita, al di là della rivalità tra le due tifoserie: nel 2023 il discorso qualificazione era apertissimo, oggi è virtualmente già chiuso perchè al Cerignola serve una vittoria nei novanta minuti con 3 gol di scarto per portare la sfida ai supplementari, con 4 per staccare il pass per l'ultimo atto della maratona playoff. L'impresa, dunque, è difficilissima e sarebbe davvero clamorosa se venisse realizzata, ma mister Giuseppe Raffaele e il ds Elio Di Toro in questi giorni hanno cercato di caricare squadra ed ambiente, senza dare per scontata l'eliminazione. Due anni fa, ad esempio, nel derby con il Foggia valido come primo turno della Fase Nazionale l'Audace vinse 4-1 il primo atto e perse 3-0 il secondo, incassando i gol dal 79’ al 95’ con Schenetti, Frigerio e Kontek e venendo così eliminata per la peggiore posizione in classifica dalla squadra che poi fu fatale anche al Delfino di Zeman. Stasera il Cerignola, che sarà privo dello squalificato Capomaggio, espulso all'andata in uno dei momenti chiave del match, sarà inevitabilmente schierato con un assetto ultra-offensivo, ma dovrà stare attentissimo a non incassare una rete che sarebbe la pietra tombale ad ogni velleità di ribaltone finale. In casa Pescara, invece, mister Silvio Baldini opterà per un turnover mirato, tenendo conto degli acciacchi di più elementi e della nutrita lista di diffidati. Sul fronte disciplinare, infatti, sono ben 6 i calciatori che rischiano di saltare Gara1 delle Finali in caso di nuovo cartellino giallo (Crialese, Moruzzi, Lancini, Merola, Squizzato e Dagasso), mentre sul piano degli infortuni ai problemi di Brosco (lieve stiramento) e Pellacani (risonanza magnetica negativa, solo distorsione al ginocchio ma non sarà rischiato se non in caso di necessità assoluta) si sono aggiunti quelli accusati da Cangiano. L'ala ha lamentato un affaticamento al flessore nel finale del match del Monterisi, ma comunque non preoccupa. In generale la truppa biancazzurra è in buona salute, viaggia sulle ali dell'entusiasmo e lunedì ha ricevuto anche la visita a sorpresa del Questore di Pescara Carlo Solimene. I quasi 20mila dell'Adriatico stasera avranno anche l'orecchio teso alla radiolina per capire chi tra Ternana e Vicenza (0-0 all'andata) sarà la squadra a guadagnarsi la possibilità di giocarsi la promozione in Serie B il 2 e il 7 giugno: per i berici si tratterebbe della seconda Finale consecutiva, per le Fere, invece, la prima con i playoff a 28 squadre.
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