Prima squadra

Aggressione a figlia Grassadonia, accertamenti in corso

Ansa: CC al lavoro

10.05.2021 16:43

Sono in corso accertamenti - come riferito dall'Ansa - da parte dei carabinieri della compagnia di Salerno su quanto accaduto sabato sera in città alla figlia 18enne di Gianluca Grassadonia, allenatore del Pescara che ha origini salernitane.

   In nottata Annabella Castagna, madre della ragazza, aveva raccontato attraverso il suo profilo social: "nostra figlia, appena diciottenne, è stata minacciata e aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca". La ragazza ha quindi denunciato l'accaduto ai carabinieri.

   “L'episodio si è verificato dopo le 22 in una zona del centro. La ragazza è stata avvicinata da due ragazzi che, con cappuccio e volto coperto dalla mascherina, l'hanno spinta, rivolgendole alcune frasi in dialetto relative alla partita tra Pescara e Salernitana, decisiva per la promozione in serie A dei campani: 'deve perdere se no non torna più a casa', il concetto in estrema sintesi”, riferisce l'Ansa che poi aggiunge: “La ragazza è riuscita ad allontanarsi e a raggiungere la propria abitazione. In mattinata, poi, l'episodio è stato denunciato ai carabinieri che, adesso, sono al lavoro per risalire all'identità dei responsabili. La Questura ha intanto predisposto un servizio di controllo preventivo per garantire la sicurezza dei diversi familiari di Grassadonia”

Il tecnico del Pescara prima del match odierno ha affidato al profilo social del club il ringraziamento a chi è stato vicino a lui e alla famiglia dopo l’aggressione subita dalla figlia a Salerno. “Innanzitutto ringrazio tutti coloro che ci sono stati vicini in queste ore” ha scritto Grassadonia, che ha poi continuato “ringrazio la città di Pescara e la città di Salerno e mi dispiace poi che la Salerno sia passata, tutta per intera, per questo episodio, ma vi posso assicurare che Salerno non è assolutamente questa, ma una città splendida, con una tifoseria splendida e certamente questo gesto episodico non può rovinare una città intera".

Immediatamente Salernitana, Pescara e Lega B hanno espresso il proprio disappunto per la vicenda e espresso solidarietà al tecnico e alla sua famiglia. Anche gli ultrà della Salernitana - come riferisce Gazzetta versione online - avevano preso le distanze ieri dagli autori dell’aggressione “non hanno nulla a che fare con il vero tifo salernitano. Questo schifo è solo frutto di cattivi esempi e sporca il nome di Salerno. Vergognatevi! Ci sentiamo di essere solidali, inoltrando un forte abbraccio a sua figlia Paola”. Oggi prima del calcio d'inizio della gara che ha visto sancire la promozione diretta della Salernitana, tutti i giocatori granata hanno salutato Grassadonia in segno di rispetto e e solidarietà. Ora gli inquirenti fanno luce sul bruttissimo episodio.

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