
La rivincita di Zampano: "Se segno esulto. Devo far ricredere la Samp"
La Samp non ha creduto in lui. Ed ora Francesco Zampano medita la sua rivincita. Senza cattiveria, ovviamente, non fa parte di lui. Ai blucerchiati resta legato. E' cresciuto con loro. Ma la Samp non ha mai creduto fino in fondo su questo terzino che appare il possibile sostituto di Conti all'Atalanta. Ma è presto per pensare al mercato. Ed adesso Zampano torna a Genova da avversario. "Speriamo di tornare a giocare bene - dice Zampano - anche per i tifosi che verranno a seguirci. E spero non finisca come l'ultima volta che ho giocato al Marassi", dice riferendosi a Genoa-Pescara, dove fu amaro protagonista con conseguente stop del giudice sportivo dopo prova tv. "Dobbiamo entrare in campo cattivi. È una gara speciale per me - spiega Zampano - tra l'altro all'andata non c'ero perché ero squalificato. Ho giocato per tredici anni nella Samp, è un piccolo sogno giocarci contro anche perché mi hanno mandato via, non credevano in me. Ora devo farli ricredere, sempre se giocherò. Esulterei? Certo che sì". Da Oddo a Zeman, il Pescara è cambiato molto dopo un girone. All'andata finì in parità, con Caprari che fallì un rigore con il Pescara in 10 per l'espulsione di Coda. Zampano ha parole d'affetto per Massimo Oddo: "È un grande allenatore, mi ha insegnato tantissimo anche in fase difensiva, anche perché giocava nel mio stesso ruolo, solo i cross dalla trequarti non mi ha insegnato. Arriverà lontano, ne sono sicuro. Zeman? Non serve che dica io che è un grande. Pochi concetti ma chiari, ci sprona a dare il meglio. Vuole che i terzini sovrappongano dando sostegno agli attaccanti e alle mezzali, quello che non ci è riuscito domenica insomma". Zampano si candida ad una maglia da titolare. Contro il Chievo è stato sostituito ma dovrebbe essere nell'undici titolare nella sua Genova."Non ero brillante, il mister ha preferito togliermi. Non abbiamo fatto quello che dovevamo fare, abbiamo preso dei gol da polli e non siamo riusciti a mettere in pratica ciò che l'allenatore ci ha chiesto. Avevamo poca gamba ma non per colpa dei gradoni come molti hanno detto. Eravamo molto fiduciosi e carichi, ma non ci è riuscito nulla", chiude Zamapno
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