Prima squadra

Sorrentino: "Possiamo centrare l’obiettivo Serie B, ne sono convinto"

"Il primo obiettivo è aiutare il Pescara a tornare almeno in B"

16.01.2022 00:01

Alessandro Sorrentino è una delle note liete del Pescara 2021-22.  Grande protagonista della scorsa trionfale stagione in Primavera, l'infortunio di di Gennaro lo ha reso titolare (ultimo match ci Ancona a parte, poichè infortunatosi nel riscaldamento) prima del tempo. e' infatti ritenuto un predestinato questo portiere nato a Guardiagrele, come un certo Morgan De Sanctis, e che piace già ai piani alti del calcio italiano. 19enne, da piccolo ammirava Gigi Buffon e in famiglia lo sport è un dogma. l’altra figura di spicco è la sorella Giulia che gioca a basket in Serie A con il Vigarano. Alessandro punta al massimo e svela il suo sogno: «Mi piacerebbe vedere il Pescara in B a fine stagione e in futuro vorrei arrivare più in alto possibile». Nei giorni scorsi il portiere originario di Mozzagrogna si è raccontato a Il Centro e ora vi riproponiamo l'intevrista rilasciata al quotidiano abruzzese. Buona lettura!


Sorrentino, dalla Primavera a titolare in prima squadra. Sensazioni?
«In questo periodo sono felice, ma, allo stesso tempo, resto concentrato sul lavoro. So che devo migliorare sotto tanti aspetti e l’esperienza che sto accumulando sarà molto formativa».
Due grandi sportivi in famiglia, ma Giulia ha scelto il basket.
«Mia sorella ha fatto tanti sacrifici per arrivare in Serie A, è andata via da casa quando aveva 15 anni. È sempre stata molto determinata. Siamo simili? Sì, lei vorrebbe sempre il massimo, anche se a volte tende un po’ ad abbattersi se le cose non vanno per il verso giusto. Su questo siamo diversi».
Mamma Giovanna, papà Pino e vostro fratello Mario. Chi è il più appassionato?
«Tutti ci seguono con passione. Mia madre si agita abbastanza quando sono in campo, lo stesso fa mio padre se gioca mia sorella. Mario gestisce un bar ed è il mio primo tifoso. Se sul giornale esce un articolo che parla di me, lo custodisce con cura e cerca di ‘sponsorizzarmi’ con gli amici».
L’emozione più forte che ha provato nel calcio?
«L’esordio in C e la vittoria del campionato Primavera, due momenti che resteranno impressi per sempre nel mio cuore».
Il primo posto è lontano, ma ci sono i play off. Il Pescara può farcela a tornare in B?
«Certo, abbiamo dimostrato di avere carattere e di potercela giocare. Possiamo centrare l’obiettivo, ne sono convinto».
Un giudizio su Auteri?
«È molto esigente con noi, è così perché sa che abbiamo enormi potenzialità. E per raggiungere risultati importanti bisogna fare sacrifici. È un grande allenatore».
Il rapporto con Iacobucci e Di Gennaro?
«Di Gennaro è molto simpatico, non è stato difficile diventare amici. Stesso discorso con Iacobucci che è arrivato a campionato in corso».
A chi si ispira?
«Buffon è stato un punto di riferimento per la voglia di vincere. Ora non ho un idolo, studio i migliori per arricchire il bagaglio personale, rubare i segreti e crescere».
Obiettivi futuri?
«Il primo è aiutare il Pescara a tornare almeno in B. Poi vorrei arrivare più in alto possibile per vedere ripagati i miei sforzi. Sarebbe anche il giusto premio per i sacrifici che la mia famiglia ha fatto per permettermi di inseguire un sogno». 

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