Prima squadra

Un brutto Pescara si fa raggiungere 2-2 dal Venezia

Galano e Machin illudono i biancazzurri, poi Aramu gela l'Adriatico

07.12.2019 13:57

A CURA DI ANDREA SACCHINI - 

Avanti di 2 reti nonostante una gara poco brillante ma cinica, il Pescara si fa raggiungere 2-2 dal Venezia nei minuti finali tra l'incredulità e i fischi dell'Adriatico. Illusorie le reti di Galano e Machin che sembravano aver aperto la strada ad un agevole successo, vanificato poi dagli errori della difesa e dalla doppietta di Aramu.

Poche sorprese tra le fila del Delfino, con mister Zauri che cambia qualcosa in difesa rispetto al 3-1 subito la settimana scorsa a Perugia. Davanti a Kastrati (ancora out Fiorillo per infortunio, ndr), largo a Masciangelo, Scognamiglio, Bettella e Zappa, che ha vinto il ballottaggio con Ciofani. A centrocampo diga centrale formata da Busellato, Kastanos e Memushaj. In avanti il compito di creare superiorità numerica e occasioni da gol è affidato ai "soliti" Galano e Machin alle spalle di Borrelli. Nel Venezia 4-3-1-2 di partenza con Aramu in posizione di trequartista alle spalle del tandem d'attacco composto da Di Mariano e Capello, preferiti inizialmente a Bocalon, Zigoni e Montalto.

Inizio di gara equilibrato a ritmi blandi, ma il primo brivido è di marca veneziana al minuto 2: colpo di testa di Modulo in piena area che si spegne di poco sul fondo sugli sviluppi di un corner. Al sesto è decisivo Scognamiglio che chiude alla grande su Di Mariano pronto a battere a rete a botta sicura. 

L'avvio ordinato e propositivo del Venezia mette in chiara difficoltà il Pescara nella fase di costruzione del gioco, ma al 10' alla prima vera azione corale dell'undici di Zauri ecco il punto del vantaggio costruito dalla premiata ditta Machin-Galano: grande percussione sulla destra dell'ex Parma che pennella al centro un pallone d'oro per la testa di Galano che sorpende i 2 centrali veneziani e insacca alle spalle dell'incolpevole Lezzerini. 

Avanti di una rete sin dall'avvio ecco lo scenario perfetto per i biancazzurri, potenzialmente devastanti con i propri uomini di qualità nell'attaccare la profondità e approfittare degli spazi lasciati liberi dal Venezia. Sono però gli ospiti a prendere in mano il pallino del gioco, con gli uomini di Zauri tutt'altro che determinati nel voler chiudere già da subito la contesa. Al 18' errore in disimpegno della difesa e tentativo velleitario da buona posizione di Suciu che termina sul fondo controllata a vista da Kastrati. Un segno di vita del Venezia, in partita e conscio di poter far male sugli errori in uscita del pacchetto arretrato adriatico. Alla mezz'ora sugli sviluppi di un corner, colpo di testa in mischia di Ceccaroni debole e impreciso. Al 32' i lagunari sono anche sfortunati con Capello, che a termine di una buona azione corale, a giro dalla destra colpisce il palo a portiere battuto. Un minuto più tardi altra gigantesca palla gol per gli ospiti con Capello che da 2 passi esalta i riflessi di Kastrati, poi goffo scontro tra il direttore di gara e Aramu ad invalidare il resto della pericolosissima azione offensiva. Al 42' ennesima gigantesca chance per l'1-1 veneziano, questa volta Suciu inventa per Aramu che tutto solo davanti a Kastrati tenta senza successo un pallonetto. Grande sofferenza anche in pieno recupero con un colpo di testa di Ceccaroni su angolo che attraversa tutto lo specchio della porta senza che nessuno abbia la fortuna e la cattiveria di intercettarne la traiettoria verso lo specchio. 

Ripresa sulla stessa falsariga dei primi 45 di gioco, con il Venezia a trazione anteriore e subito vicino al gol dopo un giro di orologio con Maleh, che si libera sulla fascia di 2 avversari e da posizione decentrata spara sull'esterno della rete. I lagunari giocano, creano ma al minuto 2 è ancora il pescara a trovare la rete: torre di Memushaj per l'inserimento di Machin che nel cuore dell'area a giro è protagonista dell'ennesima perla stagionale. La rete del 2-0 assesta in apparenza un colpo ferale al Venezia, che nonostante il punteggio continua a comandare gioco ed operazioni. Al 20' Zauri decide di gettare nella mischia Brunori in luogo di uno spento Borrelli nel tentativo di dare maggiore freschezza e imprevedibilità in avanti. Al 25' dal nulla il Venezia torna in corsa con il punto del 2-1 su gravissima incertezza di Kastrati: pallone che sembra innocuo rigettato nel mezzo da Aramu che sorprende il portiere albanese: inutile il tentativo di salvataggio alla disperata di Scognamiglio. E' il momento più difficile per il Delfino, con Zauri che si gioca la carta Crecco in luogo di Busellato a irrobustire e dare energie ad un centrocampo in grande difficoltà. Fuori a sorpresa anche il migliore in campo Machin per Ciofani con il passaggio alla difesa a 3.

Al 36' colossale chance per il pari veneziano con Modolo, che in area di testa rimette al centro un pallone d'oro senza nessuno pronto a capitalizzare. Al 40' decisivo Zappa nell'opporsi al tentativo a botta sicura di un attaccante veneziano. Al 42' irripetibile chance in contropiede per il Pescara fallita da Brunori, che dopo una fuga solitaria in campo aperto tutto solo davanti a Lezzerini spara malamente sull'esterno della rete. Gol mangiato, gol subito e al 44' ecco puntuale la legge non scritta del calcio che gela il pubblico dell'Adriatico e regala un 2-2 (meritato, ndr) al Venezia: traversone lungo dalla destra per l'inserimento senza palla di Aramu che libero da marcature al volo insacca alle spalle di Kastrati. Nei 5 di recupero doppia clamorosa chance per il clamoroso 3-2 biancazzurro ma prima Brunori poi Kastanos dalla distanza non hanno la sufficiente lucidità e precisione. 

 

PESCARA-VENEZIA 2-2 (primo tempo 1-0)

MARCATORI: 10'pt Galano (V); 2'st Machin (P); 25'st e 44'st Aramu (V).

PESCARA (4-3-2-1): Kastrati; Zappa, Bettella, Scognamiglio, Masciangelo; Busellato (27' Crecco), Kastanos, Memushaj; Galano, Machin (34'st Ciofani); Borrelli (20'st Brunori). A disposizione: Farelli, Sorrentino, Del Grosso, Bruno, Cisco, Vitturini, Melegoni, Ingelsson, Bocic. Allenatore: Zauri.

VENEZIA (4-3-1-2): Lezzerini; Fiordaliso, Modolo, Casale, Ceccaroni; Suciu (44'st Montalto), Fiordalino, Maleh (13'st Zigoni); Aramu; Di Mariano (30'st Bocalon), Capello. A disposizione: Bertinato, Pomini, Vacca, Senesi, Cremonesi, Lollo, Lakicevic. Allenatore: A. Dionisi.

ARBITRO: Robilotta di Sala Consilina (Raspollini-Annaloro).

NOTE: Presenti sugli spalti 5.438 spettatori con rappresentanza ospite. Ammoniti: Aramu, Galano. Espulsi: nessuno. Recupero: 1'pt; 5'st.

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