Prima squadra

Legrottaglie: "Contro la Juve Stabia è come una finale di Champions"

Così il tecnico in esclusiva al Corriere dello Sport

31.05.2020 12:51

MISTER NICOLA LEGROTTAGLIE E' TORNATO A PARLARE E LO HA FATTO IN ESCLUSIVA DALLE COLONNE DEL CORRIERE DELLO SPORT IN EDICOLA OGGI. VEDIAMO UN RICCO ESTRATTO DELL'ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO SPORTIVO:

PESCARA - Nicola Legrottaglie esplora il futuro e si prepara alla ripartenza. Già, adesso è arrivato il momento di esporsi nuovamente alle sollecitazioni (ed emozioni) che solo il rettangolo verde può dare. Certo, a corredo ci sono anche parecchie controindicazioni, ma vengono immediatamente sopraffatte dalla voglia di recuperare la propria dimensione.

Legrottaglie, manca poco per la ripartenza: come ci si prepara? Forse con i criteri di un ritiro precampionato?
"Per certi versi sì, d'altronde è come se iniziassimo daccapo la stagione. In questa fase io e il mio staff ci sentiamo i “camerieri” dei nostri giocatori, nel senso che forniremo loro il tipo di preparazione di cui necessitano a livello fisico, anche personalizzandola. Sempre con la palla, comunque, perché bisogna rapportarsi ai fondamenti del gioco e interiorizzare subito quello che si fa in partita. E in partita... si gioca a calcio".

Alcuni studi statistici prevedono che la ripresa, anche per la contrazione delle gare, provocherà anche tanti infortuni.
"Lo penso anch’io, il rischio infortuni è altissimo. Perciò noi del Pescara, nelle tre settimane di lavoro individuale, abbiamo cercato di limitare i carichi, portando al contempo le gambe ad un livello di potenzialità tale da superare eventuali traumi per quando si tornerà (lunedì prossimo, nda) agli allenamenti collettivi con annessi e connessi".

"Contro la Juve Stabia è come una finale di Champions"

A proposito di ripartenza, il Pescara è ai margini della zona playout: bisognerà partire forte subito, anche in ipotesi di recrudescenza del virus e nuovo stop.
"E lo dice a me? Io sono già “sparato” come un treno sulla Juve Stabia, l’equivalente di una finale di Champions. Penso solo a quella partita e voglio vincerla, poi mi concentrerò sulle successive che sono uguali: tutte finali".

La squadra ha già assorbito questa consapevolezza?
"I ragazzi sanno che farò valutazioni meritocratiche: giocherà sempre chi è più in forma in quel momento. In ogni caso lo spazio ci sarà per tutti, l’importante è entrare nell’ordine di idee che ogni momento sarà quello giusto per dare il massimo!".

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