Prima squadra

-2 al giro di boa, il punto

Urgono 2 vittorie per evitare le sabbie mobili della classifica

24.12.2019 00:27

Niente pandoro o panettone per il Pescara, solo lavoro. Il campionato di B non conosce sosta per le festività natalizie e la truppa di mister Luciano Zauri prepara la delicata trasferta di Livorno, in programma a Santo Stefano. Sarà la penultima partita del girone d'andata ed i biancazzurri, in crisi di gioco e di risultato, faranno visita al fanalino di coda del torneo con il chiaro intento di portare a casa quel successo che manca ormai da un mese e mezzo.

In questo lasso di tempo la squadra, che in precedenza era saldamente a ridosso delle battistrada, è scivolata ai margini della zona playout e non può più permettersi passi falsi. Al Picchi non sarà comunque facile, perchè il Livorno, nonostante le ultime sconfitte, sta mostrando quei progressi in termini di gioco e vis pugnandi che in una classifica così corta possono permettere con un paio di risultati positivi di risalire immediatamente la china.

Il Pescara che non sa più vincere, ormai è chiaro, vive Vigilia e Santo Natale con la serenità al minimo. Anche con il derelitto Trapani, penultimo e reduce dal cambio di guida tecnica, i biancazzurri di Luciano Zauri non vanno oltre il pari, conquistato in rimonta. E' finita 1-1 all'Adriatico la terz'ultima gara del girone d'andata, con Ciofani a vestire gli inusuali panni del goleador in una giornata che ha confermato tutti i limiti di una squadra che a gennaio dovrà essere puntellata a dovere.

Il Delfino non vince dal 9 novembre e nelle ultime 5 partite ha raccolto la miseria di 3 punti, frutto di tre pareggi casalinghi. Ma la cosa che più preoccupa è l'involuzione di una squadra che sembra aver smarrito le proprie certezze e palesa enormi problemi di personalità, sottolineati dai fischi dei tifosi a fine partita.

Non ci si può sempre e solo affidare alle giocate di Machin, Galano e Memushaj: la manovra è piatta e prevedibile, si sviluppa prevalentemente per linee orizzontali fino a quando uno dei tre tenori non decide di prendere l'iniziativa in prima persona. La guida tecnica ha le sue responsabilità, figlie dell'inesperienza e della pressione di una piazza che chiede gioco e risultati e che non si accontenta di un campionato anonimo.
 

Con due partite ancora da giocare prima del giro di boa del torneo, il Pescara si ritrova adesso con due soli punti di vantaggio sulla zona playout ed è concreto il rischio di essere risucchiati dalle sabbie mobili della classifica. A Livorno il 26 e in casa contro il Chievo domenica bisogna fare bottino pieno, altrimenti tornerebbe in discussione il progetto tecnico con mister Zauri a pagare per tutti

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