Prima squadra

Sebastiani su salvezza, contratti dei tesserati e riqualificazione dell’Adriatico

Dichiarazioni molto interessanti del presidente a Rete8

15.06.2020 00:44

A CURA DI RICCARDO CAMPLONE - 

Si torna a giocare, sabato il Pescara affronterà all’Adriatico la Juve-Stabia a porte chiuse. Il presidente Daniele Sebastiani ha rilasciato un’intervista a Rete8, parlando anche dei contratti a scadenza dei tesserati biancazzurri:

“Il primo pensiero va alle vittime del Covid-19. L’altra sera ho visto la partita di Coppa Italia Juve-Milan ed il momento più emozionante è stato il minuto di raccoglimento e l’appaluso per tutti coloro che hanno lavorato per noi e per il Paese in un momento delicatissimo. Sono soddisfatto per la ripartenza, ma non a pieno perché giocare in uno stadio vuoto non credo sia il massimo, il calcio è lo sport di tutti che ti dà carica quando la gente canta, ti incita e ti manda anche a quel paese. Cercheremo di fare il possibile per arrivare alla salvezza.”

Superata l’ipotesi di una quarantena di tutta la squadra in caso di positività, ecco sul punto il commento di Sebastiani: “Per me è una grande vittoria del gruppo federale e per il Presidente. Si sta studiando altro anche prima dell’inizio delle partite perché potrebbe capitare una persona positiva e si sta valutando sui test sierologici, in maniera tale che se tutti sono negativi si potrà continuare a giocare, altrimenti sarebbe un problema. Ho sempre detto che bisognerebbe iniziare a mettere le persone giuste nei rispettivi ruoli, perché viviamo in un Paese dove per occupare una poltrona si fa di tutto. Gravina è una persona che nel calcio ha fatto tutto e sono del parere che se lo facessimo anche nella vita privata staremo meglio. La Federazione, con l’approvazione delle varie Leghe, prolungherà le opzioni di riscatto e tutti i contratti fino al 31 agosto, data della fine del campionato, e a quel punto nessuno perderà nulla perché i ragazzi riceveranno gli stipendi dei rispettivi 24 mesi, al netto di quelli a cui che avranno rinunciato per le rispettive squadre, anche se non cambierà nulla solo che recupereranno i 2 mesi persi quando andranno in ferie. Oggi si ripartirà per un nuovo campionato perché siamo stati fermi più del solito e bisognerà capire quello che succederà, perché non è detto che chi aveva fatto malissimo 2 mesi prima possa fare bene e viceversa. L’aspetto mentale? Sarà importante anche per capire se i ragazzi avranno affrontato questo periodo di paura. Non dimentichiamoci che erano gli stessi calciatori a non voler giocare perché avevano timore del virus, considerando che lo sport che praticano è difficile mantenere le dovute distanze. Contro la Juve-Stabia ed il Pisa saranno 2 partite fondamentali in questa fase del campionato. Se parti bene puoi anche toglierti qualche peso di dosso e magari giocare con una serenità diversa. Pucciarelli? Sta giocando tranquillamente con la squadra, adesso ci auguriamo che ci possa dare una mano per questa fase finale. La Juve-Stabia? Credo che Legrottaglie abbia pensato a loro. Ad inizio stagione erano partiti male ma hanno recuperato molto bene e adesso stanno facendo un buon campionato, per quelle che erano le loro aspettative. Noi all’andata perdemmo in una partita rocambolesca che potevamo portare a casa tranquillamente. Cerchiamo di recuperare questa partita e fare subito bene perché sono una squadra insidiosa e la bestia nera di tutti, dovremmo cercare di essere attenti, concentrati e aggressivi al punto giusto. Legrottaglie cambierà qualcosa? Non lo so perché non ho visto nulla. L’anno prossimo ci saranno calciatori che andranno in scadenza, smetteranno e qualcuno in prestito ma come facciamo ogni anno abbiamo lo zoccolo duro di mettere dentro quelle pedine che possono servirci, giovani bravi e meno che hanno voglia di giocare. Se noi pensassimo da subito che Bruno smetterà, Campagnaro anche e qualcuno in scadenza ci saranno situazioni che in questo momento dovranno dare il massimo in questi 40-50 giorni, dopodiché con ognuno di loro parlerò. Del Grosso? È in scadenza. Come tutti sanno aspetteremo la fine del campionato per parlare di rinnovi e avremmo anche noi la certezza di quello che faremo il prossimo anno.”

Martedì ci sarà a Chieti una riunione con la soprintendenza regionale per discutere sulla riqualificazione dello stadio Cornacchia di Pescara. Questo il commento di Sebastiani: “Mi auguro che si possa ripartire ed essere veloci, perché viviamo in un Paese delle deroghe e nel momento in cui dovesse arrivare una decisione da parte del Governo del calcio su uno stop definitivo, sul fatto che non si possa più giocare in un impianto con le piste d’atletica, mi verrà da ridere perché non sapremo dove andremo a giocare. I numeri per poter fare un progetto sostenibile ci sono e c’era anche una clausola che rivalutava l’opera dell’architetto Piccinato. Se saremo bravi, noi per primi come società, ad investire a qualcosa in più sulle infrastrutture tra qualche anno avremmo dei vantaggi. Conservare gli elementi storici dell’impianto? Io direi sia conservarli ma anche valorizzarli. Un domani una struttura che porti all’esterno questi pilastri che li valorizzi, evidenziati e raccontati potrebbe essere importante per l’architetto che ha progettato questa opera. Il progetto che noi presentammo nel 2016 prevedeva la costruzione di una pista d’atletica assieme agli spogliatoi da un’altra parte, la consegna di quest’opera all’ente e poi sarebbero cominciati i lavori per il nuovo stadio per dare ancora di più forza e serietà al progetto. La riqualificazione? Credo che un progetto di questo tipo, lo dico per il bene del Pescara, potrebbe servire per avvicinare imprenditori importanti alla società, è chiaro che nessuno farà nulla per nulla e se non ci saranno altri progetti credo che Pescara non avrà quello che hanno tante città come Roma e Bologna. Se vogliamo continuare a lamentarci sul fatto che facciamo la B per poi fare quelle brevi apparizioni in Serie A per poi retrocedere ma nessuno si fa avanti e non si fa nulla per migliorarsi io non posso fare miracoli. Quello che posso fare lo faccio, ma se ci sarà un progetto-stadio che possa portare imprenditori importanti che dare una mano o addirittura rilevale la società per renderla più forte, credo che tutte le strade si debbano provare.”

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