Prima squadra

Rimborso abbonamenti, le parole del presidente Sebastiani

Intervista a Il Centro ieri in edicola

09.04.2020 09:00

Ripartirà la stagione oppure no? Le previsioni indicano nel weekend del 24 maggio la possibile data utile per il ritorno in campo di A e B, ma è ancora tutto avvolto inevitabilmente dal dubbio. Di questo tema e di altri aspetti (come l'eventuale rimborso degli abbonati) ha parlato a Il Centro ieri in edicola Daniele Sebastiani, il presidente del Pescara in una intervista a firma Di Marzio. Vediamo le dichiarazioni più importanti:

ABBONAMENTO, SI PENSA A RIMBROSI? - «Sì, stiamo studiando una formula per gli abbonati con delle soluzioni legate al rimborso delle partite restanti o con delle agevolazioni in altri campi per quanto riguarda il prossimo campionato».

LEGROTTAGLIE RESTERA' ANCHE L'ANNO PROSSIMO? - «Siamo contenti del suo lavoro, ma adesso è impossibile pensare a quello che succederà. Ci sono troppi punti interrogativi e parlare di futuro è davvero difficile».

TAGLIO INGAGGI - «Il mese di febbraio è stato già pagato nei primi giorni di marzo e, quindi, adesso aspettiamo per gli altri emolumenti, visto che per le prossime scadenze federali abbiamo tempo fino al 30 giugno per ottemperare ai pagamenti. Se il campionato riprenderà, poi vedremo cosa fare con gli ingaggi. Faremo una trattativa tra società e calciatori. Per una società come la nostra il problema grosso ci sarà specialmente nel prossimo campionato.Faccio solo un piccolo esempio: noi ogni anno fatturiamo 2 milioni e mezzo di euro per quanto riguarda il marketing. Con l’economia ferma e le aziende in difficoltà, come potrei pensare di raggiungere lo stesso obiettivo anche l’anno prossimo? Quest’anno, se non si tornerà a giocare, il danno economico per noi sarà di 2,5 milioni di euro, senza considerare gli stipendi dei tesserati. Pagando tutti gli ingaggi arriviamo a 6 milioni di euro».
RIPARTENZA POSSIBILE? «La volontà di farlo ripartire c’è, anche per non far crollare l’azienda calcio che sta dando lavoro a tante persone. Non parlo dei calciatori, ma di tutti i dipendenti che operano nel campo amministrativo, logistico e sanitario. Adesso è impossibile fissare una data per la ripresa perché tutto dovrà avvenire nella massima sicurezza, che in questo momento è impensabile ipotizzare. Bisogna essere realisti, ora non si possono fissare delle date per la ripresa del torneo. Se poi si tornerà in campo, per me va bene giocare anche fino ad agosto inoltrato».
CALCIO E VIRUS - «Sarebbe stato meglio non giocare a Benevento? Sì, a Benevento non si sarebbe dovuto giocare e noi, prima della partita, avevamo chiesto agli organi competenti di non scendere in campo, calcolando che in quei giorni avevamo 13 casi di influenza che per fortuna non hanno portato ad altre conseguenze… Per il prossimo anno la riduzione delle spese sarà drastica ovunque, a maggior ragione in serie B e nelle società come la nostra. Crolleranno le sponsorizzazioni, gli incassi delle partite e tanto altro. Ditemi voi in quanti torneranno allo stadio quando sarà passato tutto? In quanti affolleranno le tribune?».

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